Il governo egiziano ha approvato un disegno di legge contro il terrorismo, che consentirà di rendere i processi più rapidi. È stato approvato anche il disegno di legge sulla riforma della legge elettorale, in modo da fissare la data per le elezioni parlamentari, a lungo rinviate. I due testi dovranno essere firmati dal presidente Abdel Fattah al Sisi. I mezzi d’informazione egiziani hanno riferito che la nuova legge antiterrorismo darà ai giudici più poteri per mettere in carcere le persone sospettate per lunghi periodi di tempo e per controllare i conti bancari di chi è accusato di reati legati al terrorismo.

Le elezioni parlamentari erano fissate per marzo, ma sono state rinviate dopo che la corte costituzionale ha bocciato una parte della legge elettorale. Il voto è la conclusione di un’agenda politica annunciata dall’esercito dopo il colpo di stato contro Mohamed Morsi del luglio 2013. Il disegno di legge assegna 448 seggi dell’assemblea agli individui e 120 alle liste.

Al Sisi aveva promesso di mettere in atto leggi più dure per combattere il terrorismo durante l’orazione funebre per Hisham Barakat, il procuratore generale ucciso in un attentato al Cairo il 29 giugno.

L’approvazione dei disegni di legge è stata conclusa nella giornata in cui l’esercito è impegnato a combattere contro i jihadisti della Provincia del Sinai, vicini al gruppo Stato islamico, che hanno attaccato cinque posti di blocco militari nel nord del Sinai. Nella stessa giornata di oggi le forze di sicurezza hanno ucciso nove persone in un raid al Cairo, tra cui un noto avvocato legato ai Fratelli musulmani. Tra due giorni, il 3 luglio, ricorre il secondo anniversario del colpo di stato che ha portato alla destituzione dell’allora presidente e capo dei Fratelli musulmani Mohamed Morsi.

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