03 luglio 2015 14:18
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Il jihadista più ricercato della Tunisia, Seifallah ben Hassine noto come Abu Ayad, considerato responsabile di una serie di omicidi e attentati terroristici, sarebbe stato ucciso in Libia da un drone statunitense. Lo ha scritto il New York Times, che fa riferimento a un raid aereo avvenuto a metà giugno. Leader del gruppo tunisino Ansar al sharia, presentato da Washington come “terrorista globale”, Ben Hassine è ritenuto tra l’altro l’ideatore dell’uccisione del comandante Ahmad Shah Massoud, nel 2001 in Afghanistan, due giorni prima degli attentati dell’11 settembre. Secondo il Daily Mail, proprio ad Abu Ayad si era ispirato l’autore della strage del 26 giugno a Sousse, Seifeddine Rezgui.

Ben Hassine è anche sospettato dell’attacco contro l’ambasciata statunitense di Tunisi avvenuto nel settembre 2012, pochi giorni dopo un simile attentato al consolato statunitense a Bengasi in Libia. Attacco, quest’ultimo che era costato la vita all’ambasciatore Christopher Stevens, come ricorda il quotidiano newyorchese.

Secondo la stessa fonte, Ben Hassine sarebbe morto nel raid che aveva come obiettivo Mokhtar Belmokhtar, tra i più noti terroristi del Nordafrica e presunto organizzatore, nel gennaio del 2013, del sequestro dell’impianto di estrazione del gas a In Amenas, in Algeria, dove 800 persone furono prese in ostaggio e 40 uccise. La notizia della morte di Mokhtar fu in quell’occasione diffusa dalle autorità di Tobruk, ma poi smentita da Al Qaeda con un comunicato sul web.

Abu Ayad dal settembre 2014 era sulla lista stilata dalle Nazioni Unite delle persone considerate vicine ad Al Qaeda e ai taliban . È stato imprigionato in Tunisia nel 2003, ma rilasciato dopo l’amnistia decisa a seguito della caduta del regime dell’ex presidente Zine El Abidine Ben Ali nel 2011. I servizi di intelligence internazionali pensano che abbia combattuto al fianco di Bin Laden in Afghanistan nel 2001 prima di trasferirsi in Pakistan e poi in Turchia.

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