05 agosto 2015 15:28
La nuotatrice russa Natalia Molchanova ai campionati mondiali di apnea a Villefranche-sur-Mer, in Francia, il 3 settembre 2005. (Jacques Munch, Afp)

Natalia Molchanova, considerata una delle più grandi nuotatrici d’apnea di sempre, potrebbe essere morta. Domenica 2 agosto l’atleta russa stava facendo un’immersione a 35 metri di profondità vicino al porto di La Savina, al largo dell’isola spagnola di Formentera, quando è scomparsa senza riemergere in superficie.

Secondo le prime ricostruzioni, potrebbe essere stata trascinata da una forte corrente sottomarina. I soccorritori hanno dichiarato che indossava un peso da sei chili, usato di solito dai sommozzatori per velocizzare la discesa sott’acqua. Dopo aver interrotto le ricerche sulla superficie, la guardia costiera ha cominciato a fare delle ispezioni subacquee con un robot.

Molchanova, 53 anni, detiene 41 record mondiali di apnea ed è in grado di trattenere il respiro per nove minuti. A maggio era arrivata fino a 71 metri di profondità in Egitto. Nel settembre 2009, era diventata la prima donna a raggiungere i 100 metri di profondità in assetto costante, percorrendoli in tre minuti e 50 secondi.

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Alexey Molchanov, il figlio della donna, ha ammesso che pensa che sua madre sia morta. Anche la comunità degli apneisti non sembra credere che sia sopravvissuta. L’atleta Will Trubridge ieri ha scritto su Twitter: “Il mondo ha perso la sua più grande apneista”.

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