05 ottobre 2015 12:52

Rcs Mediagroup conferma la vendita a Mondadori della sua divisione libri per 127,5 milioni di euro. Il gruppo editoriale controllato da Fininvest, che già possiede Einaudi, Piemme e Sperling & Kupfer, acquisisce i marchi Rizzoli, Bompiani, Fabbri e Marsilio. Invece il 58 per cento di Adelphi detenuto da Rcs sarà ceduto a Roberto Calasso, socio di minoranza e direttore editoriale della casa editrice che ha esercitato l’opzione di prelazione prevista nel caso di cambio di proprietà.

La trattativa è finita nella sera di domenica 4 ottobre con la firme degli amministratori delegati delle due aziende, Pietro Scott Jovane di Rcs ed Ernesto Mauri di Mondadori.

Il 1 ottobre Mondadori ha ceduto Harlequin, specializzata in romanzi rosa, alla casa editrice statunitense HarperCollins, che fa parte della News Corp di Rupert Murdoch.

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I termini dell’accordo. Con l’acquisizione, Mondadori controllerà circa il 35 per cento del mercato nell’editoria d’autore, che non comprende i libri scolastici – in quest’ambito la frazione di mercato del nuovo gruppo è quasi del 25 per cento.

Il gruppo Rcs potrà ancora usare il marchio Rizzoli per scopi diversi dalla pubblicazione di libri. L’accordo prevede che in base al bilancio di Rcs Libri del 2015 possano esserci aggiustamenti fino a cinque milioni di euro sulla quota pattuita. Inoltre in base alle vendite ottenute entro il 2017 dalle case editrici cedute da Rcs, il gruppo di Jovane otterrà un ulteriore pagamento – fino a 2,5 milioni di euro.

Nel 2013 Rcs è stata ricapitalizzata per 400 milioni di euro e se entro la fine dell’anno il debito del gruppo non dovesse scendere sotto i 440 milioni – a fine giugno era di 526 milioni – le clausole con le banche renderanno necessario un secondo aumento di capitale per 190 milioni. Ad agosto il direttore finanziario del gruppo, Riccardo Taranto, aveva detto che l’obiettivo fissato dalle banche sarebbe stato raggiunto indipendentemente dalla cessione del settore libri.

Il rischio antitrust. L’autorità garante della concorrenza e del mercato dovrà stabilire se l’accordo viola le leggi sulla concorrenza, in particolare le norme sui monopoli. In caso la quota di mercato dominata in futuro da Mondadori dovesse essere eccessiva, alcuni marchi editoriali del gruppo dovranno essere ceduti.

Tuttavia, nel comunicato stampa di Rcs sui termini della cessione si legge: “Eventuali provvedimenti di autorizzazione condizionata non pregiudicheranno il completamento dell’operazione e non comporteranno modifiche delle condizioni economiche per RCS MediaGroup”.

Mondadori si assume il rischio di affrontare il possibile intervento dell’antitrust ed è per questa ragione che rispetto alla cifra stabilita nella prima fase delle trattative – 135 milioni di euro – la somma prevista per l’acquisizione di Rcs Libri è scesa a 127,5 milioni.

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