24 agosto 2016 10:32

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Un sisma di magnitudo 6 con epicentro ad Accumoli, in provincia di Rieti, è stato avvertito in tutto il centro Italia alle 3.36 del 24 agosto, seguito un’ora dopo da due scosse di magnitudo inferiore. I danni più gravi ad Accumoli, ad Amatrice, sempre in provincia di Rieti, e a Pescara del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Ecco cosa sappiamo finora:

  • Il bilancio al momento è di almeno 38 morti e 150 dispersi, stando al bollettino della protezione civile, che però ha dichiarato che il numero delle vittime è destinato ad aumentare. Molte persone però sono ancora sepolte sotto le macerie. Secondo un bilancio dell’Ansa, le vittime sarebbero 63.
  • C’è stata una prima scossa, di magnitudo 6, alle 3.36. Nelle ore successive ce ne sono state altre due di magnitudo 5,4 e 4,1 nei pressi di Norcia, in provincia di Perugia. Il terremoto è stato avvertito anche a Roma.
  • La mattina del 24 agosto gli eventi sismici sono proseguiti: verso le 13.50 una violenta scossa di assestamento è avvenuta nei pressi di Norcia.
  • “Si tratta di un sisma severo la cui intensità è paragonabile a quella dell’Aquila del 2009”, ha detto in una conferenza stampa il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Il terremoto all’Aquila e nei paesi vicini avvenne il 6 aprile del 2009. Fu di magnitudo 6,3 e causò la morte di 309 persone, il ferimento di più di mille e lasciò quasi 70mila persone senza casa.
  • I paesi che si trovano nel raggio di 10 chilometri dall’epicentro del sisma sono Accumoli, Amatrice, Cittareale e Arquata del Tronto. Migliaia di persone si sono riversate in strada. Il sisma è stato avvertito in tutto il centro Italia.
  • L’ospedale di Amatrice è al momento inagibile. I feriti più gravi vengono mandati all’ospedale di Rieti.
  • A causa del terremoto si è staccato un grande masso dal Corno Piccolo sul Gran Sasso.
  • Alcuni giunti di pilastri che sorreggono i viadotti della A25 tra Pratola e Cocullo (L’Aquila) si sono mossi. Al momento sono in corso controlli, la circolazione resta comunque aperta e regolare.
  • La Protezione civile ha aperto delle linee per i soccorsi: il call center nazionale 800 840 840; la sala operativa della Protezione civile del Lazio 803 555.

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