03 novembre 2016 15:50

Il premio Goncourt 2016 è stato assegnato alla scrittrice Leïla Slimani per Chanson douce. L’autrice è solamente la settima donna in 113 anni a ottenere il premio, istituito nel 1903. Il premio Renaudot, annunciato lo stesso giorno ma subito dopo il Goncourt, è andato a Yasmina Reza, per la sua opera Babylon.

Chi è
Leïla Slimani ha 35 anni, è nata a Rabat nel 1981 e vive a Parigi dal 1999. È giornalista, commediografa e scrittrice. Nel 2013 ha esordito con il romanzo Nel giardino dell’orco, pubblicato in Italia da Rizzoli, con il quale ha vinto il premio La Mamounia, il più prestigioso in Marocco.

Chanson douce
Chanson douce, già un bestseller in Francia, è basato sulla vera storia di una baby sitter che nel 2012 ha ucciso i due bambini che accudiva, a New York. Nel romanzo di Slimani, una madre, nonostante le perplessità del marito, decide di riprendere il lavoro di avvocata e si mette alla ricerca di una baby sitter per i due figli. Dopo una ricerca lunga e scrupolosa, la coppia trova la donna perfetta. Nel corso della storia la baby sitter, dolce e premurosa, conquista sempre più l’affetto dei bambini, fino a stabilire un rapporto di dipendenza reciproca che sfocia in tragedia. Il libro uscirà in Italia nella primavera 2017 con il titolo Ninna nanna, pubblicato da Rizzoli.

Gli altri finalisti
I finalisti dell’edizione del 2016, oltre a Chanson douce, erano: L’autre qu’on adorait di Catherina Cusset, Petit pays di Gaël Faye e Cannibales di Règis Jauffret.

Il premio
Il premio, richiesto esplicitamente nel suo testamento dallo scrittore Edmond de Goncourt, è stato assegnato per la prima volta il 21 dicembre 1903. Ogni anno l’Académie Goncourt assegna il premio alla migliore opera di narrativa in lingua francese. Dal 1920 i dieci esponenti della giuria, nominati a vita, si riuniscono ogni primo martedì del mese nel ristorante parigino Drouant e assegnano il premio all’inizio di novembre. Chi vince riceve una ricompensa simbolica di dieci euro.

Il premio Renaudot
Dal 1926, lo stesso giorno, subito dopo il premio Goncourt, dieci giornalisti e critici letterari assegnano il premio Renaudot. Quest’anno la vincitrice è la drammaturga, scrittrice e sceneggiatrice francese Yasmina Reza, con Babylone, la storia di una cena che, per colpa di un’accesa discussione su un pollo ruspante, ha conseguenze fatali. Reza è conosciuta per la sua opera Art, adattata e rappresentata in vari paesi, e Carnage, di cui il regista Roman Polański ha diretto un adattamento cinematografico nel 2011.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it