06 aprile 2017 11:56

Aung San Suu Kyi respinge le accuse di pulizia etnica ai danni della minoranza rohingya in Birmania. In un’intervista alla Bbc l’ex dissidente e premio Nobel per la pace ha detto: “Credo che la definizione ‘pulizia etnica’ sia troppo forte”. Trattati come stranieri in Birmania, un paese al 90 per cento buddista, i musulmani rohingya sono apolidi, anche se alcuni di loro vivono nel paese da generazioni. In ottobre l’esercito ha lanciato un’offensiva contro questa popolazione nello stato di Rakhine, una campagna che secondo l’Onu ha portato a una pulizia etnica e molto probabilmente a crimini contro l’umanità: 70mila persone sono fuggite nel vicino Bangladesh per sfuggire alle violenze.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it