17 agosto 2020 14:52

Il governo italiano ha annunciato il 16 agosto la chiusura delle discoteche – all’aperto e al chiuso – e ha reso obbligatorio indossare una mascherina tra le 18 e le 6 anche “all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti”. L’Italia, primo paese europeo a essere colpito dall’epidemia, ha registrato 254mila casi di covid-19 e oltre 35mila morti.

La pandemia di covid-19 ha ucciso più di 766mila persone in tutto il mondo da quando l’Organizzazione mondiale della sanità ha segnalato i primi casi in Cina alla fine di dicembre. Con oltre 170mila morti e 5,4 milioni di casi, gli Stati Uniti rimangono il paese più colpito, seguiti dal Brasile (oltre 107mila morti e 3,3 milioni di casi). Il 17 agosto l’India ha superato la soglia dei cinquantamila decessi, diventando il quarto paese più colpito al mondo, dopo il Messico (oltre 56mila morti).

  • Il 17 agosto le autorità della Corea del Sud hanno messo in quarantena migliaia di fedeli di una chiesa protestante di Seoul dopo lo scoppio di alcuni focolai di covid-19 legati a comunità religiose. Finora il paese era riuscito a controllare la pandemia attraverso un’ampia strategia di test e di tracciamento delle persone contagiate, senza imporre misure di contenimento obbligatorie. Ma questo fine settimana Seoul e la circostante provincia di Gyeonggi, dove vive quasi la metà della popolazione della Corea del Sud, hanno inasprito le restrizioni e vietato le riunioni religiose dopo la comparsa di nuovi casi, che fanno temere una seconda ondata dell’epidemia. Il paese ha segnalato 197 nuovi casi di infezione da covid-19 il 17 agosto, portando il bilancio nazionale dall’inizio dell’epidemia a 15.515 persone contagiate. Il focolaio più vasto è quello nato nella chiesa Sarang Jeil di Seoul, guidata da un controverso pastore conservatore che è anche una figura di spicco nelle proteste contro il presidente Moon Jae-in.
  • Il governo neozelandese ha rinviato di quattro settimane le elezioni parlamentari a causa del ritorno della pandemia di coronavirus. Le elezioni, previste per il 19 settembre, sono state rinviate al 17 ottobre, ha annunciato la prima ministra Jacinda Ardern. Elogiata per la sua efficace risposta alla prima ondata dell’epidemia, la Nuova Zelanda non aveva registrato nuovi casi per 102 giorni per poi sperimentare una recrudescenza dell’infezione all’inizio di agosto. Il lockdown nella città principale del paese, Auckland, è stato riconfermato fino al 26 agosto.
  • In Europa si moltiplicano i segnali di allarme per una seconda ondata epidemica. In Italia, Francia, Spagna e Regno Unito, negli ultimi giorni le autorità hanno inasprito le misure di contenimento nella speranza di evitare ulteriori lockdown con effetti economici catastrofici.
  • Il Regno Unito ha imposto la quarantena obbligatoria ai viaggiatori provenienti dalla Francia, ma ha fatto un’eccezione: l’australiana Chloe McCardel il 16 agosto ha attraversato a nuoto la Manica per la 35esima volta. La nuotatrice è partita dalla città britannica di Dover ed è arrivata nella città francese di Wissant in 10 ore e 40 minuti e poi è tornata nel Regno Unito in nave, senza doversi fermare per due settimane al suo arrivo. “Le traversate della Manica sono consentite purché si rispetti la distanza fisica e non si resti a terra per più di dieci minuti”, ha spiegato la Channel Swimming Association.
  • Una preoccupante ripresa della pandemia si osserva anche in Francia, dove il 16 agosto sono stati registrati più di tremila nuovi contagi per il secondo giorno consecutivo. L’uso delle mascherine per strada è obbligatorio da questo fine settimana in molti quartieri di Parigi e in diverse altre città. Questa misura, che la maggior parte degli esperti ritiene essenziale per contenere l’epidemia, viene tuttavia contrastata da alcuni.
  • In Spagna, uno dei paesi europei più colpiti dalla pandemia (circa 29mila morti), diverse centinaia di persone si sono riunite a Madrid contro l’obbligo dell’uso della mascherina. I manifestanti portavano cartelli su cui era scritto, tra le altre cose: “Il virus non esiste”, “La mascherina uccide” o “Non abbiamo paura”.
  • Anche a Bruxelles più di 200 persone hanno manifestato contro le restrizioni anticovid, che a loro avviso sono liberticide, con alcuni che accusano le autorità e gli esperti di essere al soldo dell’industria farmaceutica. “Circo della corona”, “È il mio corpo, è la mia scelta”, si leggeva nei cartelloni.
  • La Russia ha segnalato 4.892 nuovi casi di coronavirus il 17 agosto, portando il bilancio a 927.745, il quarto più grande del mondo. Le autorità hanno detto che 55 persone sono morte in tutto il paese nelle ultime 24 ore, portando il numero ufficiale di morti nel paese a 15.740.
  • L’America Latina è al momento la regione più colpita. La soglia delle diecimila nuove infezioni al giorno è stata superata per la prima volta il 16 agosto in Perù, dove l’epidemia ha causato più di 26mila morti. La Colombia ha avuto più di 15mila vittime. La Bolivia ha superato i centomila contagi e quattromila morti. In Venezuela, dove da una settimana ci sono più di mille nuovi casi ogni giorno, il presidente Nicolás Maduro ha ordinato una settimana di lockdown in tutto il paese.

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