Stati Uniti
Il 5 novembre, in un discorso alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump si è detto vittima di una “grande frode elettorale” e ha annunciato una serie di azioni legali. Intanto, nei quattro stati decisivi per la vittoria finale lo scrutinio prosegue a rilento. Biden è in testa in Arizona e Nevada, ed è passato in vantaggio in Georgia e ha quasi annullato lo svantaggio in Pennsylvania grazie al voto postale. Per vincere Biden deve conquistare due dei quattro stati (uno solo se fosse la Pennsylvania).

Kosovo
Il 5 novembre il presidente Hashim Thaçi si è dimesso dopo essere stato incriminato dal tribunale speciale dell’Aja che indaga sui crimini commessi durante il conflitto tra Serbia e Kosovo. Thaçi, ex leader dei ribelli indipendentisti dell’Esercito di liberazione del Kosovo (Uck), è accusato di aver compiuto crimini di guerra tra marzo del 1998 e settembre del 1999. È stato trasferito nel centro di detenzione del tribunale dell’Aja.

Bielorussia
In un rapporto presentato il 5 novembre, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) ha chiesto l’annullamento delle elezioni presidenziali del 9 agosto, caratterizzate da frodi sistematiche, e ha denunciato gravi violazioni dei diritti umani durante la repressione delle manifestazioni di protesta. Il relatore Wolfgang Benedek ha raccolto centinaia di testimonianze, accompagnate da foto e video, di torture e trattamenti disumani e degradanti subiti dai manifestanti.

Unione europea
Il 5 novembre il parlamento europeo e la Germania, che ha la presidenza semestrale dell’Unione europea, hanno raggiunto un accordo su un meccanismo che prevede la possibilità di privare dei fondi europei i paesi che violano lo stato di diritto, in particolare l’indipendenza della magistratura e la libertà di stampa. L’accordo apre la strada all’approvazione da parte del parlamento europeo del bilancio pluriennale dell’Unione, ma la Polonia e l’Ungheria hanno minacciato di mettere il veto.

Palestina-Israele
Il 5 novembre l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) ha contestato la demolizione da parte dell’esercito israeliano di decine di case nell’insediamento beduino di Khirbet Humsa, nella Cisgiordania occupata. Sono rimasti senza casa 73 palestinesi, tra cui 41 bambini. L’Ocha ha definito le demolizioni “una grave violazione del diritto internazionale”.

America centrale
Almeno 63 persone sono morte nel passaggio dell’uragano Eta sull’America centrale: 50 in Guatemala, cinque a Panamá, quattro in Honduras, due in Costa Rica e due in Nicaragua. Migliaia di persone sono state costrette a lasciare le loro case. Secondo le previsioni, nel fine settimana l’uragano dovrebbe raggiungere il sud-est del Messico, per poi dirigersi verso Cuba e la Giamaica.

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