08 aprile 2021 10:37

Birmania-Regno Unito
Il 7 aprile l’addetto militare dell’ambasciata della Birmania a Londra ha assunto il controllo dell’edificio impedendo l’ingresso all’ambasciatore Kyaw Zwar Minn, che ha trascorso la notte nella sua automobile. L’ambasciatore aveva denunciato i rischi di guerra civile dopo il colpo di stato militare del 1 febbraio e aveva chiesto la scarcerazione dell’ex premier di fatto Aung San Suu Kyi. Il ministro degli esteri britannico Dominic Raab ha denunciato una grave “intimidazione”.

Corea del Sud
Il Partito democratico di Corea, al potere, ha subìto una dura sconfitta nelle elezioni amministrative del 7 aprile, perdendo il controllo di Seoul e Pusan, le due principali città del paese. I candidati del partito conservatore Potere al popolo nelle due città di Oh Se Hoon e Park Heong Joon, hanno ottenuto nette vittorie. A Seoul la carica di sindaco era vacante dal luglio scorso, quando Park Won-soon, del Partito democratico, si era suicidato dopo essere stato accusato di molestie sessuali.

Turchia
Il 7 aprile trentadue ex militari sono stati condannati all’ergastolo dopo essere stati riconosciuti colpevoli di aver partecipato a un tentativo di colpo di stato nel luglio del 2016. Altre 106 persone sono state condannate a pene da sei a diciotto anni di prigione. Nel novembre scorso 337 persone erano state condannate all’ergastolo nel corso del primo grande processo per il golpe fallito.

Palestina-Stati Uniti
Il 7 aprile il segretario di stato statunitense Antony Blinken ha annunciato la ripresa degli aiuti ai palestinesi, nonostante l’opposizione d’Israele. Sono previsti 235 milioni di dollari di finanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi. Di questi, 75 saranno dedicati allo sviluppo economico della Cisgiordania e della Striscia di Gaza e dieci al processo di pace. Lo stesso giorno il presidente statunitense Joe Biden ha affermato che Washington resta fedele al principio della soluzione “a due stati” del conflitto tra israeliani e palestinesi, messo in discussione dal suo predecessore Donald Trump.

Costa d’Avorio
Il presidente Alassane Ouattara ha dato il via libera il 7 aprile al ritorno nel paese dell’ex presidente Laurent Gbagbo, assolto di recente dalla Corte penale internazionale dalle accuse di crimini contro l’umanità per le violenze postelettorali del 2010 e del 2011. Ouattara ha affermato che Gbagbo riceverà l’indennità che spetta agli ex presidenti e ha lasciato intendere che una sua condanna a vent’anni di prigione sarà annullata.

Groenlandia
L’Inuit Ataqatigiit (Ia), una formazione di sinistra e ambientalista finora all’opposizione, ha vinto le elezioni legislative del 6 aprile ottenendo il 36,6 per cento dei voti, mentre il partito socialdemocratico Siumut (al potere) ha ottenuto il 29,4 per cento. Il leader dell’Ia Mute Egede cercherà di formare un governo di coalizione con uno o due partiti minori per poi bloccare un enorme progetto minerario per l’estrazione di terre rare e uranio a Kuannersuit. La Groenlandia è una nazione autonoma che fa parte del regno di Danimarca.

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