27 settembre 2021 11:13

Germania
Il Partito socialdemocratico (Spd) ha ottenuto la maggioranza relativa dei seggi nelle elezioni legislative del 26 settembre. La formazione guidata da Olaf Scholz ha ottenuto il 25,7 per cento dei voti, contro il 24,1 per cento dell’alleanza conservatrice Cdu-Csu, il 14,8 per cento dei Verdi e l’11,5 per cento dei liberali dell’Fdp. Si annunciano trattative complicate per formare un governo di coalizione che chiuda l’era della cancelliera Angela Merkel.

Svizzera
Il 64,1 per cento degli elettori ha approvato i matrimoni omosessuali in un referendum che si è svolto il 26 settembre. Le coppie omosessuali potranno adottare congiuntamente un bambino, non solo il figlio del partner, e quelle composte da donne potranno accedere alla donazione di spermatozoi. Le prime nozze tra persone dello stesso sesso saranno celebrate nel luglio 2022.

San Marino
Nel referendum del 26 settembre il 77,3 per cento degli elettori ha approvato la legalizzazione dell’aborto. L’interruzione volontaria di gravidanza sarà ammessa fino a dodici settimane di gravidanza e anche dopo in caso di minaccia per la vita della gestante o di gravi malformazioni del feto. San Marino era rimasto uno degli ultimi paesi d’Europa, insieme a Malta, Andorra e al Vaticano, ad avere un divieto assoluto di aborto.

Islanda
La coalizione governativa composta da tre partiti – uno di sinistra e due di destra – è uscita rafforzata dalle elezioni legislative del 25 settembre, ma la formazione Sinistra-Movimento verde della premier Katrín Jakobsdóttir ha perso tre seggi, finendo alle spalle dei suoi alleati conservatori. La percentuale delle donne in parlamento ha raggiunto il 47,6 per cento, il dato più alto d’Europa.

Israele-Palestina
Il 26 settembre cinque palestinesi sono morti negli scontri con le forze israeliane durante un’operazione condotta dall’esercito, dalle forze speciali e dal servizio si sicurezza interno Shin Bet per smantellare una cellula del movimento Hamas in Cisgiordania. Due soldati israeliani sono rimasti feriti nell’operazione.

Siria
Almeno undici ribelli filoturchi sono morti il 26 settembre nei raid condotti dall’aviazione russa nel distretto di Afrin, nella provincia nordoccidentale di Aleppo. Lo ha rivelato l’ong Osservatorio siriano dei diritti umani. Il distretto curdo di Afrin è stato conquistato dalle forze turche e dai loro alleati siriani nel marzo 2018.

Ruanda
Théoneste Bagosora, considerato la mente del genocidio del 1994, è morto il 26 settembre in una prigione del Mali. Aveva 80 anni. Nel 2008 Bagosora era stato condannato all’ergastolo dal Tribunale penale internazionale per il Ruanda, ma tre anni dopo la pena era stata ridotta in appello a 35 anni. Circa 800mila persone tra tutsi e hutu moderati furono uccise nel genocidio in Ruanda.

Colombia
Il 26 settembre l’esercito ha annunciato che cinque persone sono morte in un attacco condotto da una fazione dissidente dell’ex gruppo ribelle delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) a Tumaco, nel dipartimento sudoccidentale di Nariño. Nel 2016 le Farc hanno firmato uno storico accordo di pace con il governo.

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