29 settembre 2021 12:50

“In questo tempo di non scuola sta accadendo un po’ di tutto, ma una cosa è certa: gran parte degli insegnanti sta provando in qualche modo a reagire a una situazione a cui nessuno era preparato, ponendosi nuove domande e mettendosi in gioco. Sarebbe interessante ragionare con sguardo antropologico sul resistere di comportamenti di sopravvivenza scolastica in un contesto completamente stravolto. C’è un esperimento sociale necessario da esplorare e una sfida a cui non possiamo sottrarci: tentare di far sentire la scuola vicina nonostante tutto e provare a mostrare quanto la cultura, intesa nel senso più ampio, possa essere terreno fertile di crescita e cura delle relazioni reciproche in tempi di sofferenza e di crisi. Perché questo tempo lungo e sospeso della pandemia si trasformi in un’esperienza piena di senso abbiamo infatti bisogno di elaborare pensieri, operare connessioni e trovare parole capaci di farci intendere meglio ciò che sentiamo”.

Sono parole del maestro elementare Franco Lorenzoni, che il 2 ottobre a Ferrara introdurrà un incontro dedicato alle nuove sfide che la pandemia ha posto all’insegnamento. Insieme a lui ci saranno Alessia Barbagli, insegnante di scuola secondaria, Antonella Di Bartolo, dirigente scolastica, e Laura Parigi, ricercatrice dell’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa .

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