Tim Berne’s Snakeoil, You’ve been watching me (ECM)
Questo straordinario musicista riesce a migliorarsi a ogni nuova uscita discografica. Nel terzo album per l’etichetta di Monaco, Berne aggiunge una chitarra elettrica (l’ottimo Ryan Ferreira) ai colori lividi e decisi della sua formazione Snakeoil (Matt Mitchell, piano; Oscar Noriega, clarinetti; Ches Smith, batteria) realizzando un altro disco indimenticabile. Come sempre le composizioni del sassofonista newyorchese parlano un linguaggio a cavallo tra il jazz sperimentale e la musica contemporanea, in una sintesi che riesce a coinvolgere cervello e fisicità in egual misura. Brani come la title track oppure Embraceable me sono esempi mirabili di questa entusiasmante capacità di avvicinare mondi diversi attraverso una padronanza strumentale e d’assieme che hanno pochissimi paragoni sulla scena mondiale.
Wings, Venus and mars (Concorde/HearMusic)
La serie di album solisti di Paul McCartney rimasterizzati con numerosi inediti prosegue con questo eccellente album del 1975, tra i migliori in assoluto nella lunga carriera di Macca. La formazione degli Wings con Denny Laine, Joe English e Jimmy McCulloch è probababilmente la più coesa ed energica tra le varie che si sono avvicendate, e la freschezza deliziosamente pop di canzoni come Listen to what the man said e Lonely old people conserva intatta tutto il suo fascino a quarant’anni di distanza. Il secondo cd è stracolmo di rarità da collezionisti (tra cui una bellissima canzone intitolata 4th of july) e il dvd ricorda anche il concerto del 1976 degli Wings a Venezia.
Kenny Barron / Dave Holland, The art of the conversation (Impulse!)
Il titolo spiega perfettamente il contenuto di questo ottimo disco. Musicisti di lunga esperienza come Barron e Holland riescono a conversare piacevolmente in duo affrontando sia pagine scritte da loro stessi sia rivisitando classici di Thelonious Monk, Billy Strayhorn e Duke Ellington. L’atmosfera è quella di un tranquillo jazz club dove si può ascoltare musica di gran classe senza impegno eccessivo, ma anche senza luoghi comuni. Leggerezza di fraseggio e swing, interplay rilassatissimo tra pianoforte e contrabbasso, scambio di idee che non cade mai nella routine, ecco quel che i due leoni riescono a regalare all’ascoltatore in un continuo rincorrersi di idee che fa volare l’ora di musica contenuta nel cd. Una delizia.
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