21 aprile 2011 00:00

Questa storia del rapporto irrazionale con l’immagine non finirà mai. Non finiremo mai con gli iconoclasti, con i roghi, con l’intolleranza, con la stupidità e con la violenza contro la creazione artistica. Almeno così sembra, a giudicare da quello che è successo domenica 17 aprile.

Verso le 11.30 due visitatori “armati”, uno di un martello e l’altro di un oggetto contundente come una piccozza o un cacciavite, hanno distrutto due opere dell’artista statunitense Andres Serrano, tra cui Immersion Piss Christ, oggetto di moltissime polemiche. Queste due opere facevano parte della mostra intitolata Je crois aux miracles, organizzata per celebrare i dieci anni di attività della Fondation Yvon Lambert, una delle istituzioni più importanti di Avignone per quello che riguarda l’arte contemporanea.

Da quando si è saputo, quattro mesi fa, che Immersion Piss Christ avrebbe fatto parte della mostra, un’associazione cattolica integralista, l’Institut Civitas (il cui scopo è di sviluppare “un’opera di riconquista politica e sociale per ricristianizzare la Francia”) ha lanciato una petizione. Ha subissato la fondazione di telefonate ed email e sabato 16, con una manifestazione, ha ottenuto la chiusura temporanea della mostra. Infine si è passati all’atto vandalico, alla distruzione avallata da quella che possiamo considerare la benedizione del vescovo di Avignone, che da tempo aveva chiesto che l’opera fosse ritirata.

Internazionale, numero 894, 22 aprile 2011

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