08 marzo 2012 00:00

Anche grazie a un momento favorevole per i libri fotografici, si moltiplicano le pubblicazioni sulla storia della fotografia e accompagnano (quando non la favoriscono) la lievitazione dei prezzi in un mercato ormai speculativo, sia su internet sia attraverso le aste. Curato dallo storico dell’arte Horacio Fernandez, Les livres de photographie d’Amérique latine è la prova di come fin dall’inizio del novecento si è sviluppata un’importante produzione editoriale che mette in relazione immagini e parole. Diviso intelligentemente in capitoli analitici, quest’opera è una pietra miliare, anche grazie alla precisione delle informazioni e alla chiarezza delle scelte.

Non è possibile citare tutte le opere affrontate, ma meraviglie come Amazônia di Claudia Andujar, El rectangulo en la mano di Sergio Larrain, i tanti titoli di Paolo Gasparini, sono pubblicazioni esemplari. È chiaro come si sono delineate delle tendenze originali, come la forte relazione con la letteratura o l’impegno politico, una costante in un continente che ha visto al potere un’infinità di dittatori. Dal volume di Fernandez ha preso forma un’esposizione dall’allestimento originale ed efficace, nella sala parigina Le Bal, che sottolinea come si tratti di un tassello fondamentale in una bibliografia sulla fotografia. Senza rinunciare ai piaceri visivi, Les livres de photographie d’Amérique latine, va oltre le mode e consente un approccio scientifico alla materia.

Internazionale, numero 939, 9 marzo 2012

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