16 ottobre 2014 16:37

Che piaccia o no è in atto una rilettura della storia della fotografia. All’inizio si è concentrata sull’invenzione, successivamente sulle varie scuole estetiche e sui vari movimenti visivi.

Da una quindicina d’anni però l’attenzione rivolta al libro – con le speculazioni sul mercato e sulle collezioni che ne sono derivate – ha cambiato le carte in tavola. Al punto che è legittimo ormai pensare che la storia della fotografia sia prima di tutto la storia del libro fotografico.

Le edizioni Contrasto books, dirette da Alessandra Mauro, hanno dato un contributo importante con un volume ricco, documentato, pieno d’informazioni e di aneddoti sulla storia delle esposizioni fotografiche.

Photoshow (272 pagine, 45 euro) si occupa di saloni, festival, istituzioni museali. Nello stesso volume mostre come Film und foto e The family of man sono discusse insieme all’evoluzione del punto di vista fotografico, le sue tentazioni rispetto all’arte classica, le sue vocazioni documentaria e umanistica.

Si arriva fino alle proiezioni e alle installazioni. Unico rammarico, non c’è nulla sulle installazioni negli spazi pubblici, che negli ultimi tempi stanno diventando sempre più importanti e significative. Ma è un libro destinato a fare epoca.

Questo articolo è stato pubblicato il 10 settembre 2014 a pagina 96 di Internazionale, con il titolo “Una storia nella storia”. Compra questo numero | Abbonati

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