15 aprile 2015 17:04

Visto che esce “solo quando è pronto” e che l’uscita non è preceduta da nessuna campagna pubblicitaria, ogni numero del periodico Egoiste è una sorpresa. Una specie di regalo, sia per il prezzo (35 euro per 256 pagine di carta raffinata e di grande formato) sia per il contenuto.

Il numero 17 di questo oggetto non identificabile che quando comparve per la prima volta, nel 1977, fu definito “di lusso” continua a inseguire il marchio di fabbrica di eccellenza e di ricercatezza, a livello fotografico, naturalmente, ma anche per quello che riguarda i testi. Inoltre Egoiste è da sempre un punto di riferimento nel campo del ritratto. Così se Cate Blanchett ci scruta dalla copertina del volume 1 di questo numero, a colpirci è un sensazionale nudo dell’attrice iraniana Golshifteh Farahani, ritratta da Paolo Roversi per la copertina del volume 2.

Ed è proprio questo italiano trapiantato a Parigi che firma le foto migliori di Egoiste, succedendo a Richard Avedon che creò alcune delle copertine storiche della rivista. E quindi ritratti, serie ed esemplari unici di pubblicità per marchi di lusso, fatte apposta per l’occasione e create sempre con una reale e disinvolta eleganza e un pizzico di impertinenza. Come l’inebriante racconto per immagini di Ellen von Unwerth per Lacoste. Inutile chiedere la data di uscita del numero 18. Non si sa.

Questo articolo è stato pubblicato il 10 aprile 2015 a pagina 94 di Internazionale, con il titolo “Quando meno te lo aspetti”. Compra questo numero | Abbonati

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