Come devo reagire al fatto che i miei figli di tre e sei anni hanno preso il controllo del mio computer? –Max

Non per fare il genitore all’antica, ma io sono uno di quelli che non fanno usare computer e telefono ai figli piccoli. Per due ragioni. Primo perché si tratta di apparecchi delicati e costosi. Finché parliamo di schermo coperto di ditate o di mouse incrostato di moccio passi, ma un succo di frutta rovesciato sulla tastiera significa la fine. E poi perché i bambini non si limitano a guardare i cartoni animati, ma cominciano prestissimo a premere tasti a caso. Li lasci con Dora l’esploratrice e ti ritrovi il computer con caratteri alti un centimetro, la lettura vocale attivata e due nuovi programmi sospetti che ti ammiccano dal desktop.

Per non parlare del fatto che YouTube è pieno di cartoni doppiati con parolacce di ogni genere, i cui link fanno capolino intorno al video originale. Insomma, o resti accanto ai figli tutto il tempo, oppure rispolveri una vecchia amica: la televisione. Eh sì, perché l’ex “cattiva maestra” è diventata una scatola inoffensiva. Niente sorprese, niente virus, solo il cartone animato scelto da te, meglio ancora se in dvd. Eppure, mentre ti rispondo, mi sembra di sentire la voce di quei genitori che trent’anni fa dicevano: “Spegnete la tv e leggete un buon libro!”. E mi viene il dubbio di essere un genitore all’antica.

Internazionale, numero 934, 3 febbraio 2012

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it