30 novembre 2012 14:00

Non trovi che l’insemi­nazione artificiale sia più un capriccio che un traguardo scientifico? –Andrea

Non so se hai dei figli, ma per un momento immaginiamo di sì. E immaginiamo che io ti chieda se, durante il momento del concepimento, la tua compagna era sopra o sotto di te. E, infine, immaginiamo che, se lei era sopra, io abbia da ridire sulla vostra scelta di fare un figlio. Che ti dica qualcosa del tipo: “Trovo che fare un figlio mentre lei ti cavalca sia più una perversione che altro”.

Un bambino è prima di tutto un progetto d’amore e io non credo che il metodo pratico con cui si diventa genitori faccia una grande differenza, che sia con l’aiuto della procreazione assistita, tramite adozione o con un bollente rapporto sessuale sul pavimento della cucina. Inoltre, se facessimo un sondaggio per scoprire il modo più frequente con cui un figlio è stato concepito per un capriccio, tenderei a pensare che una sveltina sul pavimento della cucina venga prima di un procedimento lungo, logorante e costoso come la fecondazione assistita.

Se hai davvero dei figli, ma anche se non ne hai, saprai bene quanto durano poco i capricci, quanto velocemente l’attenzione si sposta su qualcos’altro. I genitori che si armano di coraggio e pazienza per cercare di creare una famiglia non stanno facendo un capriccio. Stanno realizzando un sogno. E francamente sono molto contento che ci sia il progresso scientifico a dargli una mano.

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