26 aprile 2013 09:00

Come posso ribattere a un parroco convinto che le famiglie omogenitoriali siano contro natura? –Davide

L’approccio più drastico e più efficace per affrontare la discussione sarebbe spedire il prete nella savana per un soggiorno studio presso una naturalissima famiglia di leoni. E fargli sperimentare da vicino la loro naturale poligamia, i naturali accoppiamenti tra consanguinei e la naturale espulsione dal branco dei figli maschi.

Ma da quando in qua i comportamenti naturali sono quelli migliori? Da millenni l’essere umano cerca di prendere le distanze dalla natura e di perseguire ciò che lo distingue dalle bestie: la civiltà. Il comportamento di un uomo che si astiene dalla propria sessualità per dedicarsi alla preghiera non si può definire naturale. Inoltre la famiglia non è una realtà immutata nel tempo: forse i parrocchiani più anziani ricorderanno che il matrimonio dei loro nonni poggiava su una serie di motivi tra cui non figurava necessariamente l’amore, meno che mai la parità tra coniugi, e i figli si facevano a grappoli per mandarli a lavorare e tirare avanti la baracca.

E parlo anche delle famiglie reali. Fin dalle caverne l’essere umano ha incessantemente perfezionato la sua idea di famiglia che oggi, grazie alle battaglie per i diritti civili degli omosessuali, si sta allontanando ulteriormente dallo stato di natura selvaggia, facendo un altro passo verso la civiltà.

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