04 marzo 2016 15:47

Sono incinta del mio primo figlio e darei non so cosa per sapere già che tipo di madre sarò.–Laura

Sfogliamo insieme il catalogo dei vari modelli. C’è la mamma apprensiva: diventata madre leggermente tardi, ne ha sentite talmente tante che adesso vive nel terrore. I suoi figli devono essere sempre raggiungibili con una breve corsa, non frequentano famiglie in cui qualcuno ha la tosse e indossano almeno tre strati di indumenti. Anche d’estate.

C’è la madre giovane: nella sua fresca spontaneità fa la genitrice per sentito dire e pensa che l’allattamento sia stato inventato per dare tempo alle mamme di guardare le pagine Facebook delle amiche senza figli. E invidiarle.

C’è la madre bio: opta per la quinoa anche quando si tratta di scegliere di che colore dipingere la stanza del bambino, non usa braccioli, rotelle della bici e nessuno strumento che possa renderle la vita più facile. E odia sua suocera e le sue maledette merendine confezionate.

C’è la madre in carriera: perennemente scissa tra due ruoli che il resto del mondo ritiene inconciliabili, è tentata dalla strada del part-time, ma la salva lo scarso rispetto che prova per le sue amiche che stanno a casa con i figli. Non sarà mai come loro.

C’è la mamma blogger: aspetta con ansia che cada il primo dentino per postarne una foto su Instagram prima ancora di lavare via il sangue (#macheschifo) e impone alla famiglia di stare in posa per dieci minuti in cima alla pista da sci per fare lo scatto perfetto. Non importa che due bambini su tre stiano piangendo, tanto poi lei li photoshoppa.

Questo articolo è stato pubblicato il 4 marzo 2016 a pagina 12 di Internazionale, con il titolo “Il catalogo delle mamme”. Compra questo numero | Abbonati

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