02 dicembre 2019 17:18

Mia suocera non è più autosufficiente e bisogna decidere se portarla da noi o in una casa di cura. Per alcuni spiacevoli motivi non è stata una buona madre per mio marito. Dovremmo tenerne conto? –Emma

In linea di principio è tutto chiaro: i genitori devono prendersi cura dei figli e i figli devono prendersi cura dei genitori. Questa mutua assistenza è da sempre alla base della vita familiare e della convivenza sociale, ed è perfino prevista dalla legge, che punisce l’abbandono di minore ma anche quello di persona incapace per vecchiaia (art. 591 c.p.). Nella pratica non è così semplice.

In passato le famiglie erano più numerose e la responsabilità di un genitore anziano ricadeva su più figli; con un’aspettativa di vita più bassa, era più raro avere familiari molto anziani; le donne non erano ammesse nel mondo del lavoro e il loro ruolo era prendersi cura della famiglia; genitori e figli spesso abitavano vicini, a volte perfino nella stessa casa. E, soprattutto, la realizzazione personale passava per quella dell’intero nucleo familiare, mentre oggi ne abbiamo una visione più individuale. Per una figlia unica che lavora a tempo pieno lontano dalla sua città d’origine può essere impossibile prendersi cura dei genitori anziani. Bisogna agire nel limite delle proprie possibilità, e una casa di cura o una forma di assistenza domestica possono essere una soluzione.

Nel vostro caso però c’è anche una questione emotiva. Non credo che tua suocera debba necessariamente vivere con voi, ma tenete presente questo: il fatto che lei non sia stata una buona madre non significa che tuo marito non debba essere un buon figlio.

Questo articolo è uscito sul numero 1335 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati

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