08 maggio 2018 18:33

Visione d’insieme. Siamo su un frammento di materia su cui brulichiamo notte e giorno in veste di animaletti sapienti che si ritengono i migliori animali in circolazione. Ci sono terremoti frequenti, tempeste frequentissime, alluvioni strafrequenti, siccità, ampie aree dove si muore di fame e di sete, cambiamenti climatici che avanzano a marce forzate senza che si muova un dito per una manutenzione più oculata della nostra scheggia. Sono in atto o si preparano guerre di tutti i tipi: finanziarie, spionistico-telematiche, commerciali, di semplice massacro.

Secondo una vecchia prassi paesi strapotenti mettono a ferro e fuoco intere regioni strapovere nell’idea che, lontano da casa loro, possano chiarire in modo definitivo quali sono le gerarchie che devono governare questo frammento di big bang. Sono microguerre per prova, regolari, terroristiche, regolarterroristiche, ma sempre folli e con sterminio di inermi che all’improvviso si allunga fino alle aree agiate. Tutti i paesi e i paesini che hanno armi nucleari – se non ce le hai conti meno di zero – si fanno inchini e riverenze di pace lustrando ossessivamente il bottone o il bottoncino del massacro.

Intanto nella lingua di terra detta Italia – mentre la destra assoluta del salvifico Salvini seguita a crescere – la sinisdestra pentastellata e quella pd annunciano, per la gioia di Renzi, passi avanti verso il nulla.

Questa rubrica è uscita il 4 maggio 2018 nel numero 1254 di Internazionale, a pagina 12. Compra questo numero | Abbonati

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