Un allevamento di ostriche vicino al delta del Danubio, in Romania, 1994. (Inge Morath, The Inge Morath foundation/Magnum/Contrasto)

Nel 1958 la fotografa austriaca Inge Morath (1923-2002) cominciò un viaggio lungo il Danubio che però non riuscì a concludere per la difficoltà di entrare nei paesi del blocco sovietico. Con la caduta del muro di Berlino, nel 1989, Morath riprese il progetto che concluse nel 2001.

Con Danube Inge Morath ha raccontato luoghi poco conosciuti. È stato il progetto che ha scandito la sua vita e in cui ha dimostrato la sua straordinaria capacità di trasformare gli ostacoli in avventure e di stabilire delle vere relazioni con i soggetti delle sue foto.

Nella regione di Dobrugia, Bulgaria, 1958. (Inge Morath, The Inge Morath foundation/Magnum/Contrasto)

Nel 2012 tre fotografe, vincitrici dell’Inge Morath award, hanno cercato di creare una connessione tra il reportage di Morath e la sua esibizione. Non sempre nell’esposizione delle foto si riesce a rendere l’idea di partenza di un reportage. Lurdes R. Basolí, Olivia Arthur and Emily Schiffer hanno trovato la risposta nell’incontro con i vecchi galleristi di Morath. Coinvolgendo altre sei vincitrici del premio, è nato così Danube revisited. Il progetto consiste in una galleria itinerante che riporta le vecchie foto di Morath nei posti in cui sono state scattate e nella creazione di nuovi lavori da parte delle fotografe coinvolte.

Alla fine del viaggio Danube revisited diventerà una mostra, un libro e un film. Per ora, è possibile sostenere il progetto su Kickstarter. (gd)

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