27 marzo 2008 00:00

Poniamo che il numero di persone che viaggia in aereo sia in aumento. Per esempio che a metà degli anni settanta nell’Unione europea avessero viaggiato in aereo duecento milioni di passeggeri e che all’inizio del 2000 fossero diventati seicento milioni. Mettiamo che i passeggeri siano in aumento anche perché l’aereo costa sempre meno, al punto che spesso sia più conveniente del treno. Immaginiamo poi di vivere in un paese che si trovi in una posizione unica, tra nord e sud del pianeta, cioè al centro dei grandi flussi. Supponiamo che questo paese abbia il patrimonio artistico più ricco del mondo e sia da sempre una delle più importanti mete turistiche. E ipotizziamo infine che questo paese abbia non una, ma dieci, venti città in cui ci siano degli aeroporti capaci di assorbire un numero sempre crescente di passeggeri. Allora la domanda è questa: come è possibile che la compagnia di bandiera di questo paese e i suoi aeroporti siano sull’orlo del fallimento?

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