03 luglio 2008 00:00

Ogni domenica sul New York Times c’è una pagina in cui si parla dei matrimoni celebrati in città durante la settimana. Sempre più spesso le persone appena divorziate chiedono di cancellare dall’archivio online del giornale l’articolo sulle loro nozze: in genere è il primo risultato che compare quando cercano il proprio nome su Google. L’archivio online del New York Times parte dal 1851. Quello del Times di Londra addirittura dal 1785: ci sono le inchieste su Jack lo squartatore (1 ottobre 1888) e la cronaca dell’esecuzione di Maria Antonietta (23 ottobre 1793). Internet sta cambiando il modo in cui scriviamo, leggiamo, pensiamo. Ma cambia anche i destinatari. Prima l’articolo uscito su un quotidiano durava lo spazio di un mattino. Oggi dura per sempre: scriviamo per un lettore che abita nel futuro. Aumentano le responsabilità dei giornalisti. Ma viene anche calpestato un diritto sacro di ogni essere umano: il diritto all’oblio.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it