02 luglio 2009 00:00

Vive in un appartamento al quarto piano di un piccolo edificio grigio. Fa la spesa al supermercato. Compra qualche formaggio francese e un po’ di affettati. Si veste con gonne-pantalone e giacche con le maniche troppo lunghe. Il marito è professore di chimica quantistica. Va in vacanza in un albergo sulle Dolomiti. Nelle foto ufficiali cerca di sorridere ma non ci riesce. Ha una casa in campagna. Legge Tolstoj e Dostoev­skij. Ha la frangetta sempre troppo corta. Da ragazza era timida. Giocava a pallavolo ma non era brava. Ha un dottorato in fisica. Ha cominciato a fare politica dopo la caduta del muro di Berlino. È figlia di un pastore protestante. È lenta. Non parla mai a sproposito. Una volta è scoppiata a piangere in pubblico. È nata dopo la seconda guerra mondiale. Si può anche non essere d’accordo con molte delle scelte politiche di Angela Merkel, ma mettendola a confronto con altri leader europei, è difficile non provare un po’ di invidia per i tedeschi.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it