07 aprile 2011 00:00

Da Roma in aereo ci vuole poco più di un’ora. Lampedusa è vicina. Se uno ha molti impegni e non può trattenersi, in una mezza giornata riesce ad andare e tornare. Infatti Berlusconi ci è andato, com’è giusto che sia per un presidente del consiglio. Per vedere da vicino, rendersi conto direttamente, incontrare le persone. Poi ha fatto il solito teatrino, con promesse impossibili da mantenere e l’annuncio di aver comprato una casa sull’isola. Ma almeno, tra una serata ad Arcore e un’udienza in tribunale, ha trovato il tempo di andarci. Da sinistra, invece, non si fa vedere nessuno. Sbarcano migliaia e migliaia di persone, provenienti da paesi vicini sconvolti da rivoluzioni e guerre, e nessun leader dell’opposizione che senta la necessità di testimoniare la propria solidarietà, provare a capire che succede, cercare di rendersi utile, ascoltare gli immigrati, gli abitanti dell’isola, gli amministratori locali, le forze dell’ordine, gli operatori umanitari. Dove sono Bersani e Veltroni, Vendola e Renzi, Ferrero e Di Pietro? Forse sono troppo impegnati. Ma il sospetto, purtroppo, è che se finora non sono andati è perché non hanno niente da dire, o da proporre.

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