17 maggio 2012 00:00

Nello scorso numero il partito di estrema destra greco ­Chrysi avgi è stato chiamato Alba dorata a pagina 13 e Alba d’oro alle pagine 16 e 17. Un lettore scrive: “Senza entrare nel merito di quale traduzione sia la più appropriata, non sarà il caso di fare una scelta e adottare sempre la stessa traduzione?”. È esattamente quello che raccomandano di fare i manuali di stile (e i nostri copy editor). Spesso le alternative sono ugualmente valide. Si può scegliere la forma più usata dai mezzi d’informazione italiani. Oppure una forma meno diffusa che però è adottata da una fonte particolarmente autorevole.

Si può fare una rapida ricerca online e accogliere la variante che ha più risultati su Google. O semplicemente scegliere quella che sembra più efficace, anche se ad alcuni non piacerà. Nel mondo anglofono i copy editor sono divisi sulla grafia del verbo che li rappresenta: copy edit o copyedit? A Internazionale l’adozione di una certa grafia può scatenare dispute roventi tra i redattori, l’uso delle maiuscole risvegliare rancori mai sopiti, la traslitterazione dei nomi russi riaprire antiche ferite. Ma nessuno vuole che i lettori siano costretti a interrompere la lettura per chiedersi se Alba d’oro e Alba dorata sono lo stesso partito. Lo sono, e d’ora in poi lo chiameremo Alba d’oro.

Internazionale, numero 949, 18 maggio 2012

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