In attesa di creare quattro milioni di posti di lavoro come ha promesso, Silvio Berlusconi fa lavorare i postini e mentre Beppe Grillo riempie le piazze lui riempie le buche delle lettere.
Milioni di italiani in Lombardia, Veneto, Lazio, Campania e Sicilia, cioè le cinque regioni determinanti per il controllo del senato, hanno ricevuto una bella lettera. Sembra una comunicazione ufficiale e sulla busta c’è scritto: “Avviso importante: rimborso dell’Imu 2012”.
All’interno della busta una lettera con la sigla del Pdl spiega le modalità di questo rimborso. Introdotta dal governo di Mario Monti, l’Imu sulla prima casa è tra tutte le riforme del professore quella più odiata dagli italiani, che sono proprietari di almeno un immobile nell’80 per cento dei casi. La tassa, infatti, ha a che fare non solo con i loro soldi, ma con l’idea stessa che gli italiani hanno della libertà, del successo e del loro stile di vita.
Nel 2012 l’Imu ha fatto arrivare nelle casse dello stato quasi 20 miliardi di euro, di cui quattro dalle prime case. Berlusconi – nel caso in cui la sua coalizione dovesse tornare al potere – promette non solo di sopprimerla nel 2013, ma anche di restituire in contanti, con un assegno o attraverso un bonifico quello che gli italiani hanno già pagato. Una decisione che sarà presa fin dal primo consiglio dei ministri del nuovo governo.
Colpo basso
Con un grande sfoggio di maiuscole il Cavaliere, in qualità di futuro ministro dell’economia, spiega: “L’amministrazione finanziaria Le invierà una lettera firmata dal ministro dell’Economia (cioè il sottoscritto). Per la prima volta non dovrà avere paura nel ricevere una lettera del Tesoro”.
Di fronte a questo nuovo colpo basso dell’ex presidente del consiglio gli avversari hanno rischiato di impazzire di rabbia. Come non ricordare altre iniziative simili: l’invio di diversi milioni di copie della sua biografia illustrata nel 2001, il “contratto con gli italiani” firmato lo stesso anno in diretta televisiva di fronte a un servile Bruno Vespa, e la sua promessa (mantenuta) nel 2008 di sopprimere l’Ici (l’antenato dell’Imu).
Imbroglio
Pier Luigi Bersani, leader della colazione di sinistra, dato come favorito nei sondaggi, denuncia “un imbroglio”. L’ex procuratore del tribunale di Palermo Antonio Ingroia vuole presentare una denuncia ipotizzando il duplice reato di “violazione della privacy” e “compravendita di voti”.
Pierferdinando Casini, alleato di Monti, ironizza: “Berlusconi ricicla le sue promesse, adesso tocca agli italiani mandarlo al macero”. Ma a Berlusconi non importa, vantandosi di “saper parlare alla pancia degli italiani”, il Cavaliere ha imposto fin dall’inizio il tema della campagna elettorale: le tasse. E così ha fatto sparire tutte le altre questioni sul futuro del paese.
Quest’ultimo colpo sarà quello vincente? Un mio amico, tutt’altro che berlusconiano, ma proprietario di una casa a Roma e di un’azienda, mi ha detto con ironia: “Dovranno legarmi per non farmi votare per lui”. Ha già calcolato che la promessa del Cavaliere gli farebbe guadagnare, tra rimborso e soppressione dell’Imu, almeno ventimila euro.
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