24 marzo 2014 17:59

A sentire i mezzi d’informazione italiani, nell’Italia del 2014 esistono solo donne legate in vario modo alla politica (o ai politici) e si dividono in due categorie: quelle che fanno sacrifici e quelle che invece fanno tremare i politici.

Se da un lato abbiamo il modello di donna “la famiglia prima di tutto” - quella che per i giornali è “la moglie di…”, o semplicemente “Agnese” - dall’altro sono sbarcate, non necessariamente in questo ordine, la dama bianca, le baby squillo e Francesca Pascale. A lei spetta ricordarci che non è finita l’epoca delle donne che fanno tremare, lasciando presagire il ritorno di titoli a nove colonne che farebbero sembrare l’ultimo film di Sorrentino una sorta di documentario.

Se è vero il detto che dietro ogni uomo di successo c’è una donna, è altrettanto vero che “dietro ogni uomo di successo c’è una donna sorpresa”, per citare Maryon Pearson, moglie di Lester Bowles Pearson, il quattordicesimo primo ministro canadese. E se nell’ultima settimana più di una donna è rimasta sorpresa nel trovare il nome del marito nell’elenco dei 50 finalisti del reality della procura che indaga sul caso di prostituzione minorile, ce n’è invece una che non è intenzionata a farsi sorprendere o intimorire, al punto da esprimere,

in un’intervista a Repubblica, una strategia chiara e precisa, descrivendo perfino i futuri scenari della politica italiana.

Francesca Pascale parla di Marina, che secondo lei dovrebbe entrare in politica facendo quel sacrificio che la Pascale dice di capire bene in quanto donna; parla della scelta di Agnese di seguire il marito, anche se avrebbe potuto lasciare il posto a un precario piuttosto che chiedere l’aspettativa; e infine, prima di parlare dell’atteso matrimonio, non può mancare un giudizio obiettivo e articolato sul premier attuale: “Scimmiotta un po’ Silvio, sì, ma non ha nulla di lui, anzi con le sue slide somiglia più a Mike Bongiorno”.

Parla di politica, di matrimonio, della vita quotidiana e di semplicità. È serena, sciolta e sorridente, ci ricorda come un contatore che a Silvio mancano poco meno di 730 giorni per la fine dell’interdizione.

E visto che finora lo scandalo delle baby squillo non ha colpito direttamente nessun politico ma appena qualche familiare, solo una figura femminile è ancora in grado ancora di far tremare la Roma bene e dintorni: quella dama che di bianco ha solo l’abito e quindi non può scalfire la Pascale. La quale, per la cronaca, le scarpe bianche le ha già.

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