31 gennaio 2013 17:48

Sono fan del tuo podcast Savage Lovecast da tanto tempo, ma ho sentito il bisogno di scriverti dopo aver ascoltato lo stupendo discorso di Marty Klein sugli equivoci che circondano la cosiddetta “sessodipendenza”. Io ho 27 anni, e per buona parte della mia vita adulta ho costantemente avuto problemi sessuali con le mie partner. Mi vergognavo, pensavo di essere sessualmente troppo incasinato per avere una compagna, e questo perché mi piace il sesso un po’ insolito (mi eccitano i collant e le calzamaglie).

Avevo anche paura di cercare aiuto, per timore di essere etichettato come “anormale” o “pornodipendente”. Le cose sono un po’ migliorate grazie a una partner comprensiva, anche lei fantasiosa a letto, amante del porno e con un approccio al sesso positivo. Anziché sentirmi meglio, però, i problemi continuo ad averli. Mi sai dare qualche dritta decente per trovare uno psicologo *sex positive come il dottor Klein? Diverse persone mi hanno consigliato un tizio che si definisce “terapista qualificato nel campo delle sessodipendenze”, e io ho paura che si tratti esattamente di uno di quegli psicologi inutili e moralisti di cui parlava il dottor Klein nel tuo podcast.*

NON-Addict Despite Dumb Intolerant Counselors’ Theories

“Se la gente sapesse quanta poca formazione sessuale riceve la maggior parte degli psicologi, rimarrebbe a bocca aperta”, dice il dottor Marty Klein, sessuologo, consulente matrimoniale, psicoterapeuta e scrittore. “Uno può ottenere la licenza di consulente matrimoniale senza mai aver sentito nominare le parole ‘clitoride’, ‘vibratore’ o ‘porno amatoriale’. Ragion per cui la domanda ‘come faccio a trovare uno psicologo valido per le questioni sessuali?’ è estremamente importante”.

Klein ti consiglia di cominciare mettendoti in contatto con un buon consultorio della tua zona, specializzato in educazione sessuale, tenendo però presente che “non tutti quelli che ci lavorano potrebbero condividere i suoi stessi valori”, dice Klein. “Ecco cosa dovrebbe chiedere NON-ADDICT a un potenziale terapista: ‘Quali sono i suoi valori in campo sessuale?’, ‘In cosa pensa che consista una sessualità sana?’, ‘Le crea problemi parlare di pratiche sessuali insolite?’, ‘Crede che il sesso monogamo, eterosessuale, esclusivamente genitale sia a conti fatti migliore di altre pratiche pur consensuali?’”. Uno psicologo sex positive, che è quello di cui hai bisogno tu, deve rispondere a domande dirette come queste già al telefono, prima ancora di darti appuntamento per una seduta. “E in ogni caso, indipendentemente dalle risposte, se si ha la sensazione che questa persona sia a disagio nel parlare di sesso, bisogna passare al candidato successivo”.

Klein dice che esistono molti modi per trovare nella propria zona uno psicologo progressista e sex-positive. “Basta contattare con un consultorio locale o un centro Lgbt, con un ginecologo o un urologo, con un docente universitario che si occupi di questioni sessuali o con un avvocato divorzista della zona”, suggerisce Klein. Potresti perfino chiedere a un prete. “Ci sono preti che per i problemi sessuali fanno riferimento a psicologi della zona, alcuni dei quali sono piuttosto aperti”.

Se volete sentire il dottor Klein chiacchierare con me di pornografia e racket della “sessodipendenza”, andate su The Stranger lovecast e ascoltate l’episodio 326. Il suo brillante attacco all’industria della sessodipendenza “You’re addicted to what? Challenging the myth of sex addiction” (uscito sulla rivista The Humanist del luglio-agosto 2012) si trova su tinyurl.com/addictedtowhat. Per saperne di più sul dottor Klein e il suo lavoro, visitate martyklein.com.

Poco tempo fa ho beccato il mio ragazzo a guardare un porno. Ne avevamo già parlato, e lui mi aveva detto che quando stava con qualcuno non ne guardava. Ma io, quando l’ho beccato lì con l’uccello in mano, non ci ho visto più. Non mi sono mai sentita tanto ferita e tradita. È la prima relazione seria che ho, e non riesco a superare il senso di disgusto e la tristezza. È giusto che sia così sconvolta? Era un porno interattivo, come se stesse facendo sesso virtuale con una sua ex. Cosa devo fare?

Sad And Deceived

Ma il tuo ragazzo stava davvero facendo sesso virtuale con un’ex fidanzata? Oppure ti ha fatto semplicemente lo stesso effetto? Io farei una distinzione netta, SAD, perché se è vero che qualsiasi forma di pornografia vìola le regole del vostro rapporto, interagire online con una sconosciuta, che peraltro è assai probabilmente una professionista, non dovrebbe farti sentire così minacciata.

Ma facendo un grande passo indietro: il tuo fidanzato non avrebbe dovuto mentirti, SAD, ma anche tu non dovevi essere così ingenua da credergli. Se proprio non puoi perdonarlo per aver mentito, se non riesci a metterti nei suoi panni cercando di capire come mai ha sentito il bisogno di mentire su questa cosa (vergogna, paura, desiderio di non ferirti), allora la vostra relazione non ha futuro. Chiudila e trovati un nuovo fidanzato. Ma quando anche il prossimo fidanzato ti dirà che lui di porno non ne guarda, sappi che tu penserai “Cerrrrrrrto, come no”.

Chiedi al tuo nuovo fidanzato di essere discreto e di fare in modo che tu non ti accorga che guarda dei porno, perché la cosa ti mette a disagio. Se è disposto a fare questo per te, SAD, se è abbastanza rispettoso da coprire le sue tracce, allora tu dovresti essere a tua volta abbastanza rispettosa da chiudere un occhio su quelle rare occasioni in cui ti capiterà comunque di trovare qualche indizio che il tuo nuovo fidanzato guarda i film porno, proprio come il tuo ex e tutti quelli che lo seguiranno.

Ho chiuso una relazione di due anni e mezzo sei mesi fa. Per chiuso intendo che lui ha preso tutte le mie cose e le ha sbattute sul prato davanti a casa, come nei film! Il motivo è stato che aveva spiato nella mia casella di posta elettronica, leggendo una serie di email molto esplicite su un’avventura che avevo avuto in Messico qualche settimana prima.

Ecco le giustificazioni da ST che gli ho dato:

*1) Noi due eravamo in pausa, e io mi stavo facendo ospitare da alcuni amici per sottrarmi alle sue crisi di rabbia e ai suoi abusi emotivi. Comunque continuavamo a vederci e un paio di volte siamo pure finiti a letto.

2) Si rifiutava di fare sesso orale, o meglio, di farlo a me.

3) Quando in passato avevo cercato di lasciarlo, lui aveva minacciato di suicidarsi.

4) Aveva un sacco di manie sessuali strane e trascorsi di infedeltà, e quando non volevo partecipare a un’ammucchiata mi diceva che avrebbe cercato altrove.*

Con lui non mi sentivo mai sicura né sul piano sessuale né su quello emotivo, e per una sera, mentre ero in Messico, mi sono presa una vacanza da una relazione di merda. Mi ha ridato energia, mi ha fatto sentire attraente e mi ha fatto provare cosa vuol dire avere a che fare con un adulto sano di mente. Ha funzionato da catalizzatore per tirarmi fuori dal tipo di relazione che voleva lui e se dovessi scegliere lo rifarei. Rientro nella categoria ST?

My EX Isn’t Completely Obtuse

Per chi si fosse appena messo all’ascolto: in questa rubrica, ST significa “Stronzo Traditore” (o “Stronza Traditrice”) e indica qualcuno che tradisce senza nessun motivo. E no, MEXICO, non rientri nella categoria. Tu i motivi ce li avevi: volevi uscirne, ci hai provato, ma non ce la facevi perché il tuo ex, essendo pazzo, ha sostanzialmente preso se stesso come ostaggio, minacciando il suicidio (che è una tattica tipica di chi abusa degli altri, segnatevelo bene). Infantile, manipolatore ed egoista com’è, il tuo ex non voleva lasciarti andare in santa pace. Da parte tua, tradirlo e farsi beccare non sarà stata una strategia conscia, MEXICO, ma l’hai messa in atto alla perfezione.

Traduzione di Matteo Colombo

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