*Sto col mio ragazzo da due anni, e da uno conviviamo. Spesso durante il giorno, quando mi passa accanto, lui mi infila una mano sotto la maglia e mi strizza al volo una tetta, dopodiché prosegue per la sua strada. Magari io sono lì che cucino, o studio, o mi lavo i denti, e lui di punto in bianco arriva e allunga la mano, senza nemmeno dirmi ciao, né prima né dopo. *

A letto è molto attento e generoso, GGG e tutto quanto. Non posso lamentarmi. Un paio di volte ho cercato di affrontare il discorso, ma lui si offende, e così lascio perdere. Avrò il diritto di preferire un bacetto sulla fronte o un gesto più affettuoso di una strizzata di tette? È una cosa normale in una relazione sana? Sono un’egoista bacchettona?


*Groped Too Fucking Often

Prima di parlare delle tue tette e di come affrontare quel cretino del tuo fidanzato – con dello spray al peperoncino? – possiamo per un secondo parlare del culo di mio marito?

Ha un culo spettacolare, e io adoro toccarglielo. Solo che a mio marito non piace essere toccato in certi modi, in certi posti o in certi momenti. Per cui io, in quei modi, in quei posti o in quei momenti, non glielo tocco, per quanto toccargli il culo mi piaccia da matti. Perché quel culo spettacolare, come dire, è suo. Non mio. E lo decide lui quando, dove e come farselo toccare, strizzare, tittillare, scopare, sculacciare, eccetera. E io rispetto i suoi limiti perché rispetto lui. Perché è il mio compagno, non una mia proprietà.

Anche le tette sono le tue, GTFO, e devi assolutamente far capire al tuo fidanzato che ci sono momenti in cui ti va che te le strizzi, e altri no. Non commettere l’errore di mettere al centro della questione i suoi sentimenti. Non ne parli per capire le sue ragioni o per arrivare a un compromesso. Ne parli per stabilire un limite. E una volta stabilito quel limite, GTFO, le strizzate di tette non vanno più tollerate. Se lui allunga la mano, tu spostati, allontanala con uno schiaffo, inondalo di spray al peperoncino. Tutto, pur di segnalare in modo inequivocabile che non gradisci.

Se lui si offende, peggio per lui. Se continua a fare l’offeso, lascialo.

*Sono un omosessuale di 46 anni, quasi sempre soddisfatto della vita da single. Da quando a vent’anni ho fatto coming out, ho avuto diverse relazioni e sono single ormai da dieci anni. Sono convinto di non aver mai realmente imparato a flirtare. Ogni volta che vedo un bel pupo con cui vorrei parlare, vado completamente nel pallone. *

A questo aggiungi che nel 1991 ho scoperto di essere sieropositivo. Ho una tale paura del rifiuto che ormai non ci provo nemmeno più. Sono un bell’uomo, amante della vita all’aria aperta, avventuroso e di spirito libero. Non ho paura di esplorare grotte o di calarmi da una roccia appeso a una corda, ma quando si tratta di interagire con un potenziale partner me la faccio addosso. So che esistono ragazzi a cui piacciono gli uomini più maturi come me. Mi piacerebbe tanto ricevere qualche consiglio su come migliorare le mie doti di seduzione.

Doing It Really Trepidatiously

Per migliorare le proprie doti di seduzioni, DIRT, non c’è niente di meglio che scopare, e questa cosa non può succedere, se non ti costringi a correre qualche rischio e ad attaccare bottone con il prossimo bel pupo su cui metterai gli occhi. E ricordati, DIRT: un sacco di ventenni e trentenni sono sieropositivi come te, e un sacco di ragazzi sieronegativi sono pronti a frequentare un sieropositivo. Metterti sulla piazza può procurarti qualche spiacevole rifiuto da parte di qualche coglione terrorizzato dalla tua sieropositività, ma tu non vuoi mica metterti con un coglione, no?

Nel Savage Lovecast si parla di

slutiquette, il galateo delle maiale, e di come svezzare un fidanzato ossessionato dai capezzoli. Tutto su savagelovecast.com.

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