Problemi con la moglie. Mancanza di intimità. Cuckolding, etc.
Se è vero che di solito incoraggio le persone a formulare domande brevi, NH, è anche vero che a volte la brevità può essere eccessiva. Ma in questi anni ho ricevuto tante di quelle domande da aspiranti cuckold in difficoltà con la moglie che azzarderò comunque una serie di ipotesi e tenterò di darti qualche consiglio.
Immagino che tu sia un maschio eterosessuale e che sia interessato al cuckolding, quel tipo di fantasia in cui la moglie va a letto con altri uomini e racconta le sue avventure al marito, oppure lo “costringe” a guardarla mentre va con altri uomini. Il cuckolding può contenere elementi di umiliazione e/o degradazione, e in alcuni casi include interazioni “bisessuali forzate” tra il marito e l’uomo con cui la moglie lo “tradisce”.
Immagino inoltre che tu abbia espresso il tuo interesse per il cuckolding a tua moglie, che lei non fosse interessata e che abbiate finito per discutere, NH, e che ora la vostra vita sessuale sia finita nel cesso, altrimenti noto come “mancanza di intimità”.
Per cui ora cosa devi fare? Lasciar perdere, NH, perché il cuckolding – che come richiesta da fare a una moglie è parecchio impegnativa (perché i rischi sessuali ed emotivi ricadono su di lei) – è una fantasia che i partner devono condividere, per essere ugualmente eccitati all’idea di esplorarla. Se lei non ne ha voglia, NH, allora non lo fate. Non poter esplorare il cuckolding – e lasciar cadere la questione – è il prezzo da pagare per far rivivere la vostra vita sessuale.
E se la prospettiva di ripristinare la vostra vita sessuale non è uno stimolo sufficiente a lasciar cadere la questione, NH, potrebbe incoraggiarti a farlo l’esperienza di questa lettrice di Savage Love: “Mio marito, che ha dieci anni più di me, mi ha confessato le sue fantasie di cuckolding poco prima del nostro quinto anniversario”, scriveva una signora etero felicemente sposata nel gennaio del 2012.
“Gli ho detto di no, ma ormai mi aveva messo la pulce nell’orecchio: ogni volta che prendevo una cotta per un altro uomo, mi veniva in mente che volendo avrei potuto andarci a letto”. Un bel giorno questa lettrice ha incontrato un uomo con cui voleva andare a letto ed è andata dal marito – cinque anni dopo – a chiedergli se era ancora interessato al cuckolding. Lo era, e indovina un po’? Oggi è un cuckold.
All’epoca ho dovuto pubblicare una versione abbreviata della lettera, e questo passaggio nella rubrica era saltato, ma l’unico motivo per cui quella donna ha finito per esplorare il cuckolding è che suo marito ha rispettato il suo “no” iniziale e non ha insistito perché ci ripensasse.
Rendendosi conto che la situazione esistente – quella di una coppia rigorosamente monogama – non rendeva il marito terribilmente infelice, e sapendo che lui non sarebbe andato in bestia di fronte a un suo ripensamento, si è sentita abbastanza tranquilla da poterci provare. Per cui chiudi quella cazzo di bocca, NH, e magari otterrai quello che vuoi.
(Traduzione di Matteo Colombo)
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