03 giugno 2016 17:52

Cari lettori,

qualche settimana fa ho annunciato che mi sarei preso una lunga pausa dalle domande sui matrimoni infelici per mancanza di sesso (su quelli felici dove si fa sesso non arrivano domande). A chi ha esaurito i rimedi medici, psicologici e situazionali, ho proposto il mio solito consiglio (“Fate quel che dovete per rimanere sposati e anche sani di mente”), dopodiché sono passato ad altri problemi di relazione. Molti lettori che soffrono di matrimoni senza sesso — sia uomini sia donne, e da “entrambi i lati del letto” — mi hanno scritto per raccontare la loro esperienza. Ho deciso di lasciare a loro l’ultima parola sulla questione.

Siccome non vuoi più dare consigli ai lettori imprigionati in matrimoni sessualmente frustranti da cui non possono o non vogliono andarsene, posso dare io un piccolo consiglio dal punto di vista dell’altra donna, ovvero la persona che rende possibile “rimanere sposati e anche sani di mente”? Dopo la fine del mio matrimonio, ho ripreso i contatti con una vecchia fiamma. Lui era sposato. La moglie si rifiutava di fare sesso, ma voleva anche che le fosse fedele. I figli andavano ancora a scuola. Lui era sinceramente convinto che rimanere insieme fosse la cosa migliore per i ragazzi. All’inizio pensavo sarebbe stata un’avventura, una cosa passeggera per togliermi dalla testa mio marito e rimettermi in pista. Ma il sesso era da impazzire. E il sesso fantastico fa una cosa ben precisa: ti lega. Ci siamo di nuovo innamorati. Lui mi diceva che la nostra relazione gli rendeva sopportabile quel matrimonio senza sesso. Era più felice e più paziente come padre, litigava meno con la moglie. Mi faceva sentire bellissima, desiderabile, capita e accettata: tutte cose che nel mio matrimonio erano mancate. Ma vivevo nell’ombra. Ogni appuntamento era un rischio. Non potevo presentarlo ai miei amici, a mio figlio o ai miei parenti. Dopo quattro anni non ce l’ho fatta più. Avevo l’ego a pezzi, e così ho chiuso. Ero stanca di aver paura, di mentire e di nascondermi, nonché di essere la seconda. Ecco il mio consiglio per i lettori intrappolati in un matrimonio senza sesso che tradiscono per “rimanere sani di mente”: attenti alle conseguenze indesiderate. Potete avere anche il partner più discreto e attento, che accetta la vostra situazione, non accampa pretese e vi offre sia un corpo caldo da scopare, sia quella passione che nel vostro matrimonio è venuta meno. Potete stare attenti finché volete a non farvi beccare. E per un po’ può essere meraviglioso. Ma le probabilità che niente vada storto e che tutti siano felici sul lungo periodo sono pressoché inesistenti. È questione di tempo, ma prima o poi qualcuno soffrirà.

–Ruby Tuesday

***

Il tuo consiglio alle persone con un/una partner che si è congedato dalla vita sessuale colpisce nel segno. Ma ti va di condividere il punto di vista di una che si è trovata dall’altra parte del letto? Fino all’anno scorso, ogni volta che leggevo una lettera del genere rimanevo inorridita. Chi mai avrebbe voluto smettere di fare sesso?! Rimanere con una persona che non voleva fare sesso?! Poi mi sono ammalata. La malattia si è presentata lentamente, ma il primo sintomo è stata la scomparsa del desiderio sessuale. Laggiù ero più asciutta di un deserto. Il lubrificante, anche in quantità, non bastava. Il sesso era doloroso, e io non volevo farlo. Il mio percorso all’interno del sistema sanitario è stato una battaglia. Medici anche molto qualificati minimizzavano. Mi dicevano che capita a tutte le donne prossime alla menopausa/in perimenopausa, e che dovevo semplicemente farmene una ragione. Mi sono sentita dire che dovevo “cominciare”, e poi magari mi sarebbe piaciuto. Mi hanno fatto provare sfilze di integratori. Alla fine, come conseguenza di altri problemi di salute, il dottore mi ha diagnosticato il diabete. È bastata qualche settimana di medicine e corretta alimentazione perché il mio motore ripartisse. Non è più come prima, ma almeno adesso non mi sento morta dall’ombelico in giù. Durante tutto questo periodo, mio marito mi è stato accanto. Io ho fatto tutto il possibile per renderlo felice. Mi piace pensare che, se la mia mancanza di libido avesse dovuto durare anni, sarei stata così forte da permettergli di andarsi a cercare la soddisfazione altrove, ma mi avrebbe spezzato il cuore. Riassumendo: nella vita possono succedere cose che fanno perdere legittimamente il desiderio sessuale. Chi ha il coraggio di dire al medico “Ho perso lo slancio e mi serve aiuto per ritrovarlo” non sempre trova il sostegno necessario, e non sempre i rimedi sono semplici o rapidi. Troppo spesso alle persone (e soprattutto alle donne) viene detto che la perdita del desiderio è normale e devono solo abituarsi. Nessuno dev’essere costretto ad accettare un rapporto senza sesso, se non è ciò che desidera. E se tu hai perso interesse per il sesso e non ti interessa ritrovarlo, non hai il diritto d’imporre a un’altra persona l’astinenza. Ma in un rapporto duraturo entrambi i partner si troveranno ad affrontare delle difficoltà, e una di queste potrebbe essere dover aiutare l’altra persona a ritrovare la libido.

–Bed Death Survivor

***

Sono “l’altro” di una donna con cui il marito non vuole scopare. Lui dev’essere gay o asessuale, perché sua moglie è bella, intelligente e bravissima a letto. Io non ho mai desiderato sposarmi né avere dei figli, per cui la situazione mi va bene. L’unico momento di imbarazzo c’è stato quando la mia ragazza — ovvero la moglie di questo — ha cominciato a parlare di monogamia. Mi chiedi di essere monogamo quando tu sei sposata con un altro? Sembrava assurdo. Solo che io non andavo a letto con nessun’altra da tre anni, né volevo farlo, e quindi nella pratica monogamo lo ero già.

–Monogamous In Theory Now Too

***

Se ti scrivesse il mio ex marito, direbbe che non volevo più fare sesso e la cosa lo stava facendo impazzire. La verità è che io volevo fare sesso, ma non in una delle stesse tre posizioni in cui lo facevamo da sette anni. Mi annoiavo e volevo variare un po’, ma lui si rifiutava. Allora la noia è diventata frustrazione, e la frustrazione è diventata rabbia. Sono arrivata al punto che al pensiero di fare sesso con lui mi veniva voglia di prendere a pugni qualcosa. Avrei dovuto continuare a soddisfarlo mentre i miei bisogni rimanevano inappagati? Il nostro errore è stato aspettare che arrivasse la rabbia prima di andare in terapia. Dovevamo andarci quando mi annoiavo. È finita che lui si è trovato un’amante, per poi dare la colpa a me che non volevo fare sesso. Ma se non volevo fare sesso c’era una buona ragione. Magari, prima di consigliare a chi ha un matrimonio “senza sesso” di farsi l’amante, potresti suggerirgli un piccolo esame di coscienza.

–Husband’s Always Right

***

Scrivi che non ne puoi più di dire alle persone intrappolate in un matrimonio senza sesso di fare quel che devono “per rimanere sposati e anche sani di mente”. Grazie per averlo ripetuto tanto, ne avevo bisogno. Ma ciò di cui avevo bisogno per rimanere sana di mente era andarmene dal mio matrimonio senza sesso. L’uomo con cui ero sposata da dieci anni mi rimproverava in pubblico, dicendo a chiunque lo ascoltasse che ero una puttana. Se non avessi avuto tutte le tue lettere sui coniugi che hanno zero interesse per il sesso, ma pretendono comunque un’entusiastica monogamia, il viaggio per uscirne sarebbe stato più lungo. Sono passati quattro anni, e ancora mi emoziono all’idea di poter fare del sesso stupendo, generoso, sperimentale e divertente.

– Gleeful Escapee

(Traduzione di Matteo Colombo)

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it