28 dicembre 2018 16:01

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono una donna eterosessuale sui trent’anni, sposata da 16. Un anno e mezzo fa ho conosciuto un uomo con il quale è scattata immediatamente l’attrazione. Per i primi quindici mesi di rapporto sono stata la sua partner sessuale e intima principale, visto che con sua moglie mancavano sia il sesso sia l’intimità (mio marito ha saputo della relazione fin dall’inizio, e in generale la accetta). Dopo che la moglie del mio amante è venuta a sapere di me, di colpo è diventata molto reattiva ai bisogni sessuali ed emotivi del marito. Lui le ha detto che non vuole rinunciare a me, ma ha anche detto (a me) che non è disposto a rinunciare a sua moglie. Non è contento di trovarsi in questo triangolo, ma lei gli permette di continuare a vedermi, con qualche limite. Non essendo più la sua partner sessuale principale, sono stata relegata in secondo piano. Lui sostiene di amarci entrambe, eppure sia io sia la moglie fatichiamo ad accettare l’esistenza dell’altra. Qualche giorno fa, mentre facevamo shopping, il mio amante mi ha chiesto di aiutarlo a scegliere un regalo di Natale per la moglie. Io ci sono rimasta male perché lo amo e per me ha la priorità (rispetto a mio marito), mentre io non ce l’ho per lui. Di quest’uomo sono innamorata, e sentiamo di essere anime gemelle. Mi ha detto che, se ci separassimo, dovrebbe trovare un’altra partner secondaria, perché sua moglie non gli darà mai l’appagamento affettivo di cui ha bisogno. Devo continuare a stare con lui?

–Soul Mate Avoids Choice Knowingly

Lamenti il fatto di essere stata relegata in secondo piano, SMACK, ma quello che sembra esistere solo ogni tanto e tra parentesi è tuo marito. Definisci inoltre la tua relazione un triangolo, quando le persone coinvolte sono in realtà quattro (tu, il tuo amante, la moglie del tuo amante e tuo marito), il che tecnicamente la rende un quadrangolo. E da come ne parli sembra che a essere soddisfatto sia soltanto uno dei vertici di questo incasinato quadrangolo: il tuo amante, quello che che non vuole darti la “priorità” sulla moglie.

E se tu sembri convinta che l’amante provi per te sentimenti altrettanto forti – “sentiamo di essere anime gemelle” – io ho un filino la sensazione che tu stia proiettando, SMACK. Perché oltre a chiederti di scegliere i regali di Natale per la moglie, il tuo amante e presunta anima gemella ti considera sacrificabile e sostituibile.

E te l’ha pure detto: se vi lasciaste, “dovrebbe trovare un’altra partner secondaria” perché la moglie “non gli darà mai l’appagamento affettivo di cui ha bisogno”. Non è così che la gente parla dell’anima gemella, e di sicuro non è una cosa che dici a chi consideri la tua anima gemella. Le anime gemelle, in genere, si sentono dire che sono speciali e insostituibili, ma lui ti vede come una delle tante potenziali seconde che ci sono in giro, e quindi del tutto sostituibile.

Ecco cosa dovresti fare: siccome a te non interessa essere la partner secondaria del tuo amante (né ti interessa granché essere la moglie di tuo marito), dovrai smascherare il bluff del tuo amante. E l’unica carta che hai da giocarti – ed è una mano debole (come tutte quelle giocate con una carta sola) – è scaricare l’amante a meno che non lasci la moglie per te. Il successo dipende dalla remota possibilità che il tuo amante stesse bluffando quando ha detto che ti avrebbe rimpiazzata, ma immagino sia possibile che consideri te quella insostituibile e lo abbia detto solo per ferirti e convincerti che non ti avrebbe scelto, quando in realtà avrebbe scelto te fin dall’inizio. Venisse fuori che è così, SMACK, riuscirai infine a stare con la tua anima gemella… che per inciso è anche un filino crudele e manipolatrice.

Smascherare il suo bluff – chiudere una relazione che, così com’è, non ti rende felice – è la tua unica speranza di avere quest’uomo tutto per te. Ma è più probabile che sarai tu a rimanere sola (con, ehm, tuo marito).

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Io e il mio ragazzo ci siamo conosciuti a una serata bondage un anno fa. Lui non è appassionato di bondage (aveva accompagnato un amico che lo è). Ci siamo conosciuti e piaciuti nella stanza relax e abbiamo subito cominciato a frequentarci. Lui mi ha detto che non c’era problema se volevo continuare ad andare alle serate bondage e vedere alcuni tizi con cui mi divertivo a due. Poi, subito dopo essere andati a vivere insieme, ha detto che non vuole più che veda altri perché siamo innamorati. Il che significa che io non posso più farmi legare perché a lui il bondage interessa zero. Non capisce perché ci sono rimasto male, e non so bene cosa fare.

–Boy In New Drama

Cioè, adesso che vi siete innamorati, e che avete preso casa insieme, e che tu sei in trappola, BIND, proprio adesso – ADESSO – il tuo fidanzato soft si rimangia l’accordo che inizialmente ti aveva convinto a frequentarlo? C’è solo una cosa che puoi fare: mandalo affanculo e stop.

Sono un maschio di trent’anni e sto con la mia ragazza da cinque. Per una sfilza di motivi (non abbiamo o quasi interessi/hobby in comune, siamo caratterialmente diversissimi e sessualmente incompatibili) ho deciso di lasciarla. È una brava ragazza, sveglia e colta, e le auguro ogni bene. Sto pensando di lasciarla questa settimana o entro la metà dell’anno prossimo. So che secondo te, quando si è presa una decisione del genere, bisogna dirlo al partner subito, per non rubargli/le il tempo che potrebbe investire nel tentativo di risolvere la situazione o decidere di voltar pagina. Ma qualcosa mi dice che nel mio caso è diverso. La mia ragazza è dottoranda in una materia non scientifica/tecnologica (leggi: difficile trovare lavoro) e ha un debito studentesco considerevole. In più abbiamo un cane. Viviamo in una città dove gli affitti sono alti ed è difficile trovare posti in cui ti lascino tenere animali (il cane lo prenderebbe lei di sicuro). Il fatto è che, se ci lasciassimo, quasi certamente lei vorrebbe andarsene di casa subito. Temo che l’impatto economico di una separazione possa farle deragliare gli studi e i progetti di vita. Non so davvero che fare. Tra una settimana lei andrà a trovare la sua famiglia per un mese: devo scaricarla prima perché possa appoggiarsi a loro? Meglio aspettare che discuta la tesi, ma evitando le domande su dove sarei disposto a trasferirmi se le offrissero un lavoro altrove?

–Deciding Ultimately Means Pain

In linea di massima non bisognerebbe mai trascinare una rottura inevitabile. Bisogna lasciare subito, per risparmiare all’ex l’umiliazione di ripensare agli ultimi mesi o (Dio non voglia!) agli ultimi anni ricordando tutte le conversazioni dolorosamente ambigue o ingannevolmente ottimiste sul Nostro Futuro Insieme.

Altro buon motivo per lasciare una persona subito: la possibilità che di qui a due mesi un’altra persona (non la persona) con cui l’ex potrebbe passare il resto della sua vita incroci il suo cammino, e se per allora l’ex starà ancora con te o dovrà ancora riprendersi da una rottura freschissima non gli/le dirà di sì (versione all’antica) o non scorrerà a destra sulla sua foto (versione moderna).

Ma ogni regola ha le sue eccezioni, DUMP, e secondo me il tuo caso ne rappresenta una. E come tante eccezioni a tante regole, anche la tua rispetta lo spirito della regola stessa. Entrambe le ragioni che ho citato per mollare una persona subito – risparmiare all’imminente ex la sofferenza, non intralciare il suo futuro – hanno a che fare con il riguardo nei confronti dell’imminente ex. Ed è quello che stai facendo tu: vorresti chiudere la relazione ora, ma aspetteresti sei mesi per non danneggiare gli studi o le prospettive di carriera della futura ex fidanzata. Per rispetto nei suoi confronti, DUMP, è meglio se rimandi un altro po’.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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