10 aprile 2019 16:44

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono una donna over 40 cis, eteroflessibile e sposata. Sono anche una traditrice di merda e una “catfish” che inventa finte identità online. Ho fatto una grandissima cazzata. Un anno fa ho conosciuto un uomo più anziano su un forum feticista. Mi ha scritto in privato, e da allora parliamo tutti i giorni per ore. Mio marito, con il quale sono sposata da più di vent’anni, non sa che ho questa relazione platonica e non ho intenzione di dirglielo. Con il fidanzato online sono stata sincera su tutto tranne che sul nome, sull’età e sul fatto che sono sposata (so che sono tutte bugie belle grosse). Anche il mio fidanzato inizialmente ha mentito sul suo nome, sull’età e sulla sua situazione sentimentale, ma poi sentendosi in colpa ha confessato. Insomma ho avuto l’occasione di ammettere le mie bugie, ma non l’ho colta. So che sbaglio. Mio marito, se lo venisse a sapere, ne soffrirebbe molto. E così anche il fidanzato, che vorrebbe costruire una vita insieme. Io sono innamorata di entrambi, ma mio marito non lo voglio lasciare. So che l’unica soluzione è lasciare il fidanzato. Ci ho provato diverse volte: gli ho detto che senza di me starebbe meglio, che sono una brutta persona, e che di me non deve fidarsi. Lui, ogni volta, mi convince a rimanere. Non abbiamo rapporti fisici. Non ci siamo neppure mai incontrati, con suo sommo rammarico. Sto pensando di dirgli tutto, ma ho paura per la mia incolumità, e non voglio farlo soffrire più di quanto abbia già fatto. In più sono una vigliacca del cazzo. Vado in terapia per un disturbo da stress post-traumatico. Per la mia terapista questi comportamenti sono strategie di adattamento, nel senso che fingermi un’altra persona è più facile che essere me stessa. Non credo sbagli, ma nemmeno penso che questo giustifichi le mie azioni. Come faccio a interrompere la relazione senza danneggiare ulteriormente entrambi i partner?

–Conning And Tricking For Intensely Selfish Haven

Lungi da me contestare il giudizio della tua terapista, che con te ha parlato più volte e ha senza dubbio un parere più informato, ma trovo che la sua valutazione lasci un po’ a desiderare. Dice che i tuoi comportamenti sono strategie di adattamento: hai mentito a uno sconosciuto e tradito la fiducia di tuo marito per sottrarti all’infelicità.

Non fossi stata così tremendamente infelice – se altre persone e/o situazioni non avessero contribuito a renderti così tremendamente infelice – non lo avresti fatto. E non continueresti a farlo. Eppure, malgrado i tentativi della tua terapista di aiutarti a smettere, CATFISH, tu sembri decisa a continuare. Lei ti sta offrendo l’assoluzione, piena o parziale, mentre tu insisti a flagellarti (”Traditrice di merda”, “vigliacca del cazzo”, “brutta persona”, eccetera).

Io, personalmente, credo che tu abbia diritto a sentirti come ti senti. Prova tutto il senso di colpa che vuoi. Hai fatto una brutta cosa. Non è la peggiore che sia stata fatta online, e la gente in genere sa che ciò che dicono gli sconosciuti su internet va preso con le molle. Ma se il senso di colpa non ti spinge a voler cambiare… be’, non spetta a me sollevare dubbi sulla tua sincerità. C’è però chi pensa che fare cose orribili non sia un problema, a patto di sentirsi in colpa a posteriori. Se non è il tuo caso – se ti senti davvero in colpa – intervenire e imparare una lezione può alleviare la tua infelicità.

Ecco cosa devi fare: lascia il fidanzato. Scrivigli un’email, digli quanti anni hai, che sei sposata e non disponibile. Non dargli il tuo vero nome. Non sei obbligata, e se lui dovesse rivelarsi un tipo vendicativo, CATFISH, è meglio che non conosca la tua vera identità. Chiedigli scusa di non aver confessato quando l’ha fatto lui – anche se inizialmente ti aveva mentito – e ringrazialo per il piacere della sua compagnia virtuale, e per la gioia che ti ha dato. Dopodiché bloccalo.

Ed ecco la lezione che devi imparare: non lo hai fatto perché sei infelice, o comunque non solo. Lo hai fatto perché era divertente. Quando i bambini fingono di essere qualcuno o qualcos’altro, noi diciamo che “giocano”, e quei giochi sono a loro volta strategie di adattamento.

I bambini vulnerabili si fingono supereroi grandi e invincibili e/o mostri per superare e aggirare i momenti di relativa impotenza. E non c’è nulla che renda più reali le fantasie giocose di un bambino di un caro amico che gli dia corda.

Gli adulti in genere non hanno tempo per giocare - la maggior parte di noi non fa giochi di ruolo né BDSM - ma anche loro hanno bisogno di giocare, e ci sono adulti che ne hanno più bisogno di altri. Tu hai trovato uno spazio in cui giocare (il forum feticista online) e un compagno di giochi che ti ha aiutato a realizzare le tue fantasie (un uomo che non hai mai incontrato, e che potrebbe comunque mentirti su svariate cose). Il tutto ti è sfuggito di mano quando al mix si sono aggiunti l’eccitazione, gli orgasmi, l’ossitocina e delle promesse che non potevi mantenere. Il gioco all’inizio ti ha fatto bene, ma poi le menzogne e lo stress di dover ingannare due persone hanno finito per cancellare i benefici.

Devi trovare il modo di integrare il gioco nella tua vita, che sia sessuale o meno, ma senza dover mentire o nasconderti. Sarebbe ottimo se potessi farlo con tuo marito, CATFISH, ma se lui non è disposto a giocare con te, o non ne è in grado, fatti dare il permesso di giocare per conto tuo.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono una donna eterosessuale di 70 anni, e non ho rapporti intimi da sette. Sento la mancanza del contatto fisico, ma a quest’età i rapporti fisici presentano alcuni ostacoli. La mia vagina è davvero fuori forma. Era un problema anche fare sesso con il mio ultimo compagno, che era piuttosto dotato. Ci sono dovuta arrivare a poco a poco, ma alla fine ha funzionato. La mia libido scarseggia, ma ogni tanto ho ancora degli sprazzi. In più ho l’herpes, e prendo un antidepressivo che mi rende difficile raggiungere l’orgasmo. Nonostante tutto questo, in passato il sesso me lo sono goduto. Avrebbe senso cercare un uomo che abbia a sua volta dei problemi con il sesso e/o sia disposto ad accettare/aiutarmi con i miei? Una persona che apprezzi tutti gli altri aspetti dell’intimità sessuale, oltre al rapporto vaginale? Come lo trovo? Non cerco necessariamente solo sesso, sarebbe bello anche trovare un compagno compatibile.

–Need Fresh Input

“NFI può avere tutto: il sesso, un compagno e degli orgasmi”, dice Joan Price, autrice di Naked at our age e The ultimate guide to sex after 50. “Deve solo trovare una persona consapevole del fatto che in una relazione stabile il sesso non deve per forza coincidere con la penetrazione”.

Il modo migliore di questi tempi per trovare un uomo? Le app e i siti per incontri, compresi quelli dedicati agli anziani. E non aver paura di togliere dal menù la penetrazione, almeno all’inizio.

“Invecchiando, molti trovano che il sesso non penetrativo con le mani, la bocca e i vibratori sia un modo più confortevole, eccitante e semplice di raggiungere l’orgasmo”, dice Price. “E questo vale anche per gli uomini che soffrono di disfunzioni erettili o una ridotta sensibilità. Quando parla con un potenziale nuovo partner, NFI deve spiegargli che preferirebbe introdurre la sessualità a poco a poco, e quindi esplorarla e darsi piacere a vicenda, raggiungendo l’orgasmo, senza avere come obiettivo la penetrazione. E se in futuro le venisse voglia di farsi penetrare, conviene che mantenga attiva la vagina con la masturbazione, anche usando un dildo o un vibratore da penetrazione. Non deve aspettare che arrivi il pene giusto”.

Il nuovo libro di Joan Price, Sex after grief, è in uscita. Seguitela su Twitter: @JoanPrice

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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