18 agosto 2021 16:45

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

In certi casi va bene smettere di essere GGG? Sto con mio marito da 26 anni. Quasi subito, quando ci mettemmo insieme, mio marito mi rivelò di avere una passione per il sesso a tre MFM. All’epoca ero giovane, vergine e pronta a tutto, ma cominciammo a incontrare altri uomini solo intorno al sesto anno. Nei vent’anni successivi lo abbiamo fatto a intermittenza. Abbiamo avuto dei figli, fatto una pausa e trovato il tempo di scatenarci di tanto in tanto. Gli interessi di mio marito si sono poi allargati ai giochi di dominazione – lui possedeva il mio corpo e lo condivideva con altri – ma adesso vado per i 50, e lui li ha superati. Avvicinandomi alla menopausa, la mia libido cominciato a calare. Ci sono anche stati dei casi in cui sono stata praticamente violentata, o almeno più di un’occasione in cui non sono stati rispettati i miei limiti. Per farla breve, voglio smetterla con il sesso a tre. Voglio che il mio corpo sia mio. Io e mio marito abbiamo altri problemi, ed è convinto che rifiutare i suoi gusti sessuali equivalga a rifiutare lui. Gli ho spiegato che il sesso mi interessa ancora, sono solo stanca di essere GGG. Dice che il sesso tradizionale con me non gli interessa più perché è “deluso”. Gli ho detto di cercare sfogo altrove, e mi ha risposto: “Per un uomo sposato _è quasi impossibile__”. Potrò mai smettere di adeguarmi ai suoi gusti? Sono io la stronza?_

–My Years Being Obedient Done

Tanto per cominciare, se tuo marito è rimasto con le mani in mano mentre altri violavano i tuoi limiti sotto i suoi occhi, o se è stato lui stesso a violarli, allora nella vostra coppia c’è uno stronzo, MYBOD, e non sei tu. Ma siccome con tuo marito ci stai ancora e ti interessa ancora farci sesso in modo tradizionale, darò per scontato che si sia reso conto di averti tradito nelle occasioni in cui sei stata violentata e abbia mostrato rimorso, che si sia scusato specificamente e profusamente, e abbia apportato i cambiamenti necessari perché tu ti sentissi al sicuro con lui. Se non ha fatto queste cose – se non le ha fatte tutte – allora devi lasciarlo.

Un passo indietro per i nuovi lettori: GGG sta per “good in bed, giving of pleasure and game for anything”, ovvero bravi a letto, generosi nel dare piacere e aperti a tutto, entro certi limiti. Sono convinto che si debba essere GGG con i propri partner e che i partner debbano esserlo con noi. GGG, però, non significa fare qualsiasi cosa voglia il partner. Ecco perché l’ultima G è sempre accompagnata da quella precisazione in corsivo: “aperti a tutto, entro certi limiti”. Essere aperti significa riconoscere che il proprio partner possa avere interessi sessuali che non condividiamo ed essere pronti a fare un tentativo, a patto che siano interessi ragionevoli. Il concetto di “ragionevole” è ovviamente soggettivo, e tutti siamo liberi di decidere autonomamente che cosa lui sia o meno.

Tornando a te, MYBOD. Il sesso a tre MFM è diverso da una passione per i piedi o per le sculacciate light. È una richiesta impegnativa. E se tuo marito sapeva di averne bisogno per essere sessualmente soddisfatto, decidere di dirtelo quando lo ha fatto, ovvero all’inizio della relazione, è stata una decisione giusta. Ha messo in tavola le sue carte kinky prima che vi sposaste, prima che aveste figli, e quando tu potevi tranquillamente andartene. Non lo hai fatto. Gli hai detto che eri disponibile, che eri una di quelle rare vergini “pronte a tutto”, e lui non ti ha mai messo fretta. Prima che faceste il vostro primo trio sono passati sei anni. E se è vero che di tuo non avresti probabilmente perseguito il sesso a tre MFM, MYBOD, spero che almeno qualche volta ti sia piaciuto. Che so, magari quando i tuoi limiti non sono stati violati in modo così eclatante da farti vivere l’esperienza non come un’avventura sessuale con tuo marito, ma come una violenza sessuale a cui tuo marito ha partecipato (inserire ricercata bestemmia).

In tutta sincerità, MYBOD, faccio fatica a superare il mancato rispetto dei tuoi limiti. Ma siccome tu lo hai superato, visto che stare con tuo marito ti interessa ancora, continuerò a dare per scontato che in qualche modo sia riuscito a rimediare, ed esprimerò il mio parere di conseguenza. Se invece non ha rimediato, ignora la mia risposta e chiedigli il divorzio immediatamente.

Ok, mi chiedi se puoi smettere di essere GGG, MYBOD, e ti rispondo no. Secondo me devi continuare a esserlo. Il che non significa che tu debba continuare a fare sesso a tre con tuo marito. Puoi decidere che con quello hai chiuso – toglierlo definitivamente dal menù – ma continuare a essere GGG in altri modi. Hai inoltre il diritto di chiudere con i giochi Dom/sub (tuo marito non ti ha mai posseduto né ha mai avuto il diritto di condividere il tuo corpo. Erano zozzerie che vi dicevate, non un atto di vendita da rispettare.) E ciò che hai fatto – dare a tuo marito il permesso di soddisfare uno specifico bisogno sessuale altrove – è comunque un modo di essere GGG. Esiste un bisogno, un gusto sessuale che per lui è importante – al punto da tirarlo fuori all’inizio – e che tu hai soddisfatto a lungo, ma ora non puoi più soddisfare. Ma sei abbastanza GGG da autorizzarlo a soddisfare questo desiderio con altre persone. Insomma non hai smesso di essere GGG, lo sei semplicemente in un altro modo.

E così come tu non sei obbligata a fare sesso a tre con tuo marito, MYBOD, lui non è obbligato a fare sesso tradizionale con te. Se pensi che in questo momento ti neghi il sesso perché è deluso, magari puoi cercare di capire la sua delusione e dargli un po’ di tempo per superarla. Se invece ritieni che ti neghi il sesso per convincerti a farlo di nuovo a tre, MYBOD, quella è veramente una bastardata e devi lasciarlo.

P.S. Ti prego di far leggere questo a tuo marito, MYBOD: ciccio, VEDI. DI SUPERARE. LA. DELUSIONE. Ti è andata bene per un bel po’. Spero tu ne sia grato e abbia trovato un modo per rimediare agli errori. Immaginando che l’abbia fatto: prima la smetti di tenere il muso e ti metti in cerca, prima troverai coppie a cui interessa un terzo. Che queste coppie esistono lo sai, perché prima lo eravate anche tu e tua moglie. E lungi dall’essere un ostacolo, il fatto di essere sposato, per molte coppie in cerca di terzi è un punto a tuo favore (un partner sposato o in coppia appare meno rischioso per ovvie ragioni.) E non so se ultimamente bazzichi internet, ma oggi gli uomini maturi sono richiestissimi, e quelli dominanti si divertono un sacco. Tua moglie non vuole privarti delle tue fantasie. Ti sta dicendo di soddisfarle altrove. Non stai subendo un torto. Piantala di fare il bambino e l’ingrato. E che cazzo.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Ho appena chiuso una storia, sono nuovo su Grindr e sto scoprendo che per farmelo venire duro mi servono baci lenti, musica soft e soprattutto che me lo tocchino delicatamente. Troppi me lo strattonano senza lubrificante, facendomelo ammosciare. Per me funziona baciarsi lentamente con un sottofondo di musica soft. In più, il mio cazzo è più sensibile alla base e per riuscire a farmi venire le dita bagnate devono scendere fin lì. C’è un modo più sintetico per dirlo? La stimolazione alla base del pene ha un nome? O devo mandare due righe a tutti quelli con cui mi messaggio?

–Very Into Being Erect

Sì chiama come vuoi tu, VIBE. Oppure si chiama “quel che piace a te”, “quel che te lo fa venire duro” e “quel che ti fa godere”. Il modo esatto in cui ti piace, VIBE, il tipo di bacio, la musica che ti mette nel mood, il punto dell’uccello che ti fa superare il limite, non hanno un nome e non gliene serve uno. Ma chissà, magari tra una settimana esatta potrebbe avere un nome, una bandiera dell’orgoglio e una schiera di sostenitori da tastiera eterosessuali cis pronti a sbraitare contro chiunque non pensi che alla comunità baci-lenti-musica-soft-base-del-cazzo-lubrificata servano un nome e un carro dedicato al Pride.

Ma così come non ti serve una bandiera dell’orgoglio, VIBE, nemmeno devi mandare delle faq e un accordo di riservatezza a ogni potenziale rimorchio di Grindr. Basta dire a chi si presenta a casa tua che ami i baci lenti – la musica giusta può essere già in sottofondo – e poi mostrargli come ti piace farti toccare il cazzo. Quelli che te lo strattonano senza lubrificante non vogliono fartelo ammosciare. Tirano a indovinare cosa ti piace, probabilmente in base a quel che piace a loro e ad altri. Posso garantirti, VIBE, che i tizi di Grindr non te lo malmenano di proposito. Tutt’altro: i gentili signori lo fanno con le migliori intenzioni. Offri loro sul posto alcune simpatiche critiche costruttive sul posto, e vedrai che la maggior parte comincerà a toccartelo come piace a te.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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