20 aprile 2022 16:48

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono gay e sposato. Ho un po’ paura a mandarti questa domanda e mio marito ha paura di una tua risposta. Nel sesso ho gusti abbastanza semplici, mentre a lui piace il bondage. Troviamo un compromesso perché ama l‘“impacchettamento”. Sono sere in cui lo lego interamente e lo lascio a “soffrire” mentre io sto ai videogiochi. Fin qui tutto bene. Non fosse che ho paura di ucciderlo per sbaglio. Di solito lo metto nel suo sacco – immagina un sacco a pelo di cuoio da cui non puoi uscire – che è fissato con delle cinghie a un asse sul pavimento davanti al divano. Poi gli appoggio i piedi sopra e passo qualche ora sui videogiochi. Ogni mezz’ora stringo le cinghie. A fine serata sono così strette che non può muoversi né respirare bene. Se non si lamenta e non chiede di uscire, vince una sega quando ho finito. Lo facciamo un paio di volte alla settimana (abbiamo anche una camicia di forza di cuoio, che però usiamo molto meno). Ho paura che le cinghie gli facciano venire un’embolia o cose del genere. Alcune cingono lui e l’asse, altre sono sul corpo. All’inizio la stretta non è forte, ma nell’ultima ora abbastanza e negli ultimi venti-trenta minuti quasi insopportabile. Non lo lascio mai solo. Lui, di suo, è un quarantenne in ottima forma, senza problemi di pressione. Non voleva che ti scrivessi per non scoprire che è pericoloso e dover smettere. Per lo stesso motivo non vuole chiedere al medico. Lo facciamo da dieci anni e finora non l’ho ucciso. Ma il rischio esiste? Puoi chiedere a un medico?

– Seeking Advice Concerning Kinky Dangers

P.S. Ti sembrerà assurdo, ma per noi questi “impacchettamenti” sono momenti speciali, importanti per la nostra intimità. Nemmeno io voglio rinunciarci.

“Il bondage e le legature protratte presentano qualche rischio”, rispondono il dottor Seth Trueger e il dottor Ryan Marino, specialisti in medicina d’emergenza (che hanno letto la tua domanda e inviato via email un parere congiunto). “Primo: indipendentemente dalla durata, usare una parola di sicurezza o una qualche azione di emergenza è una buona idea, quando leghi una persona”.

Se tuo marito lo chiudi nel sacco imbavagliato, SACKD, invece che una parola può emettere dei suoni, anche solo tre grugniti consecutivi.

“Per diverse ragioni, legare una persona in posizione prona, ovvero sulla pancia, è particolarmente rischioso”, spiegano i dottori. “Lo sappiamo grazie alle ricerche sulla gestione del rischio clinico e da casi giudiziari. Il che non significa che legare in posizione supina sia del tutto sicuro, ma proni è peggio. E una casistica di morti improvvise per compromissione delle vie respiratorie esiste”.

Insomma, non legare tuo marito a pancia giù, non mettergli al collo niente che possa impedire l’afflusso d’aria e se non avete ancora una parola, un grugnito o un gesto di emergenza, trovatelo.

“Le legature strette possono inoltre distruggere il tessuto muscolare, provocando danni ai reni e scompensi elettrolitici (rabdomiolisi)”, dicono i dottori. “E quindi ovvietà come ‘rimanere idratati’, ovvero bere molta acqua prima e dopo, hanno un senso. La combinazione di ‘controllo fisico’ e ‘controllo chimico’, poi – tramite sedazione e sostanze stupefacenti – aumenta molto i rischi, per cui forse l’alcol, quando si fa bondage, è meglio evitarlo”.

Non mi pare che voi usiate corde, SACKD, perché i sacchi e le camicie di forza da Bdsm di solito si chiudono con le cinghie. Ma Trueger e Marino invitano gli amanti del bondage con corde a usare nodi a scioglimento rapido. “Se qualcosa va storto, spesso ci si agita o si entra nel panico, il che non semplifica lo scioglimento dei nodi”. Per lo stesso motivo, prudenza e buonsenso consigliano di tenere a portata di mano un robusto paio di forbici.

Quanto al timore che le cinghie possano causare embolie polmonari potenzialmente letali: “L’immobilità e la compressione protratta possono effettivamente provocare coaguli di sangue”, rispondono i dottori, coaguli che a loro volta possono causare embolie e un’embolia può essere fatale. “Ma difficilmente usare cinghie anziché corde può alterare il rischio di coaguli o embolie, o un breve intervallo di compressione estrema – trenta minuti – aggiungere rischi oltre a qualche livido o ferita superficiale da pressione”.

Si sa che anche i lunghi voli in aereo – tutte quelle ore senza alzare il culo – possono provocare embolia, ma sotto le tre ore “il rischio non cresce in modo sostanziale”, a detta dei dottori, “e le cinghie hanno il vantaggio di essere più facili da aprire in un’emergenza”.

Se pensate ai rischi e li contenete al massimo, ai vostri impacchettamenti non dovrete rinunciare.

“Esporsi ai rischi con frequenza induce nel cervello una sorta di sicurezza”, spiegano Trueger e Marino. “È importante non assuefarsi e non abbassare la guardia solo perché finora non è successo niente. Stabilite delle regole per l’incolumità e rispettatele. Con particolare attenzione durante il crescendo”.

Quando insomma le cinghie sono così strette che tuo marito non può muoversi – nell’ultima mezz’ora – posa il controller, SACKD, spegni la tele e concentrati sulle graditissime sofferenze di quello svalvolato di tuo marito.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Sono una dominatrice di 59 anni, etero e cis. Pratico la dominazione da una decina d’anni. L’anno scorso sono stata contattata su Fetlife da un uomo più giovane. Ci siamo scritti e incontrati per un caffè. Mi ha colpito per la maturità e la consapevolezza. Da allora un paio di volte alla settimana facciamo piacevolissimi incontri di gioco ed esplorazione. Nel frattempo ho scoperto che adora essere penetrato. L’ho fatto diverse volte con un dildo e dice che sta sviluppando una certa dipendenza dall’intensità degli orgasmi che raggiunge quando è penetrato. Tra le nostre regole c’è che deve sempre chiedermi il permesso di venire. Qualsiasi cosa stiamo facendo. E lui lo chiede. Solo che l’ultima volta, mentre lo penetravo con il vibratore, l’ho visto venire senza il mio permesso. Gli ho detto: “Bambino cattivo! Non hai chiesto il permesso!”. Lui è rimasto di sasso, ha fatto “Eh?” e a quel punto ha cominciato proprio a schizzare. Ne abbiamo parlato e giura che non era sull’orlo dell’orgasmo finché non l’ho ripreso. Dice che la sensazione è arrivata almeno cinque secondi dopo. C’entra la stimolazione della prostata? Non sono mai stata brava a “mungere”, come si suol dire, i sottomessi, per cui non ho idea. Non importa che lui abbia disobbedito. Di solito non fa i capricci. E mi è capitato che dei sottomessi perdessero il controllo, chiedendomi scusa mentre venivano (cosa che devo dire un po’ amavo). Tu cosa ne pensi?

– My Inexperienced Sub Toy’s Recent Ejaculation Somewhat Suss

Congratulazioni, MISTRESS, forse ce l’hai fatta: potresti essere riuscita a “mungere” una prostata. Ti spiego come capirlo: lo sperma che hai visto all’inizio colava? Una stimolazione protratta della ghiandola prostatica può provocare la fuoriuscita di liquido seminale. Ma senza le contrazioni dell’orgasmo il liquido seminale così “munto” non esce a schizzi, cola. Se lui stava solo colando, quell’emissione di liquido seminale non l’ha avvertita come orgasmo, bensì come semplice emissione di liquido preeiaculatorio. Solo con le contrazioni e i conseguenti schizzi ha provato l’orgasmo vero e proprio. E siccome la prostata produce appena il 30 per cento del liquido rilasciato durante l’orgasmo, al momento delle contrazioni il tuo partner aveva diversi schizzi ancora in canna. Ma pur non essendo venuto senza chiedere il permesso, MISTRESS, resta un bambino cattivo che comunque va punito.

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Mi vedo con una donna dopo dieci anni passati quasi sempre da single. È una meraviglia: spiritosa, intelligente, creativa, ambiziosa, per me una sfida continua. Il sesso è stupendo: ho cinquant’anni e me ne fa sentire venti. Ed è parecchio fantasiosa, mentre io a letto ho storicamente gusti classici. A parte un paio di cose a tre da ubriaco quando facevo il barista, la mia vita sessuale è sempre stata semplice (ma appagante!). La nuova situazione mi eccita molto, ma mi spaventa anche. Abbiamo accennato a tante cose – giochi di ruolo, bondage, soffocamento – e come partner voglio dare il massimo, ma non so da dove cominciare. Altre due questioni: di carattere non sono né aggressivo né dominante e detesto la violenza sulle donne. La parte logica del mio cervello sa distinguere tra violenza e sesso consenziente, ma in quella rettile rimbalzano gli echi di mia nonna e di mio padre. Hai consigli? Libri, podcast con cui un vecchio lupo possa _ritrovare il pelo e il vizio__?_

– Basic Dude Seeks Mentors

Consigli al volo: ascolta il podcast (in inglese) Ask a sub di Lina Dune, ospite ricorrente del Savage lovecast, che gestisce anche l’account @AskaSub su Instagram. Lina tiene corsi online per principianti del Bdsm, e potreste seguirne uno insieme. Amore e guinzagli è una deliziosa commedia romantica sudcoreana: parla di una donna del tutto disinteressata al Bdsm che ci si avvicina dopo aver conosciuto un collega carino che lo pratica. I protagonisti sono due cantanti molto noti in patria e interpretano due persone che affrontano l’inizio di una relazione parlando di gusti sessuali con tatto, rispetto e consapevolezza. Infine, Bdsm, ti consiglierei di leggere tutto il materiale erotico che piace alla tua nuova compagna e di vedere il porno che la eccita. Poi, come fa la dominatrice principiante di Amore e guinzagli, discutete, organizzate una situazione e procedete con calma (il soffocamento è pericoloso, per cui evitatelo o fatelo per finta, magari appoggiando la mano aperta sul collo o dietro, senza stringere né premere).

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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