10 agosto 2022 16:07

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ho una domanda sul soffocamento. O dovrei dire soffocamento simulato? Ho da poco scoperto che mi eccita un sacco farmi immobilizzare per il collo. Mi piace la sensazione di dominio e di controllo, e di percepire la forza del partner su quella parte del mio corpo. È una sensazione che mi interessa molto più del controllo del respiro o della privazione di ossigeno. Mi sto documentando sul soffocamento per provare a subire i maltrattamenti che desidero nel modo più sicuro possibile. Tutti i consigli che trovo sul soffocamento, però, si riferiscono alla sua pericolosità, di solito concentrandosi sui rischi di un ridotto apporto di ossigeno (che non è quello che cerco) o di danneggiare la trachea facendo pressione sulla gola (cosa che i miei partner evitano). Insomma quel che ti chiedo è: quant’è realmente pericoloso simulare il soffocamento? Come eliminare il più possibile i rischi? Fatico a trovare risposte soddisfacenti, e visto quanto questa attività mi fa bagnare, astenermi dal farla è del tutto escluso.

Please I Need More Expertise

“Il soffocamento e altri giochi sessuali legati al respiro un tempo erano rarissimi”, risponde la dottoressa Debby Herbenick. “Da una decina d’anni, però, il soffocamento è diventato molto comune, specie tra le persone sotto i quaranta”.

La dottoressa Herbenick insegna alla facoltà di salute pubblica dell’Indiana university, è una ricercatrice prolifica e molto pubblicata, nonché autrice di diversi libri tra i quali Cinquanta sfumature di fitness. Il metodo Coregasm per migliorare salute e sesso. Alcuni anni fa ha cominciato a ricevere domande sul soffocamento da ragazze e ragazzi, alcuni dei quali riferivano episodi strazianti in cui i partner sessuali le/li avevano soffocati senza il loro consenso. Circolavano pochissimi dati sulla pratica del soffocamento, che invece era onnipresente sui siti porno, e questo ha spinto Herbenick a intraprendere con alcuni colleghi i primi studi seri e scientificamente rigorosi del soffocamento sessuale.

L’inquietante scoperta di Herbenick è stata che un sacco di persone – perlopiù maschi – soffocava il/la partner durante il sesso senza prima parlarne. Ovvero senza appurare che la cosa interessasse a entrambi, senza ottenere un consenso esplicitamente entusiastico, e senza discutere dei rischi intrinseci né di come ridurli (ridurre ≠ eliminare). Molti non erano nemmeno al corrente dei rischi, e comprensibilmente, data la penuria di ricerche sul soffocamento (motivo per cui, ripeto, la dottoressa Herbenick ha cominciato a studiare questa ormai diffusissima pratica).

Francesca Ghermandi

“Il motivo per cui tanti siti dicono che il soffocamento è pericoloso è che lo è davvero”, spiega la dottoressa. “Non è una strategia della paura. Succede di rado, ma a volte il soffocamento uccide. Tecnicamente è una forma di strangolamento, e c’è chi è finito in galera per aver ferito o ucciso involontariamente il partner durante un soffocamento consensuale”.

Stando alle sue ricerche, la maggior parte delle persone che si dedicano al soffocamento lo definisce come un atto “concordato, voluto e piacevole”. Il che solleva un’altra preoccupazione: l’infondato senso di sicurezza con cui molti lo affrontano.

“Poiché quasi tutti riescono a provare il soffocamento senza ripercussioni negative evidenti, spesso sono convinti di farlo ‘in modo sicuro’, e a volte non è così”, dice Herbenick. “E poiché alcuni lo praticano con frequenza, l’effetto sul cervello può essere cumulativo, vale a dire che gli effetti negativi si sommano nel corso del tempo, anziché derivare da un unico episodio. Gli episodi cumulativi difficilmente si notano mentre accadono. Ma una pressione anche lieve sul collo o sulla gola ha buone probabilità di ridurre l’apporto di ossigeno al cervello, in quanto comprime i vasi sanguigni. Gli effetti cumulativi che possono verificarsi comprendono maggiori probabilità di soffrire di depressione, ansia, acufene, cefalee e problemi di memoria, tra le altre cose, anche se per averne la certezza servono studi più approfonditi”.

Ma allora esiste un modo sicuro per ottenere la sensazione di essere soffocati – o immobilizzati per il collo – eliminando il rischio?

“C’è chi ama essere soffocato ma non vuole correre rischi e chiede al partner di premere delicatamente sopra la clavicola anziché sulla gola”, risponde la dottoressa. “E PINME ha ragione quando dice che qualsiasi tipo di pressione sulla gola è particolarmente rischioso, considerata la facilità con cui si può lesionare la trachea. Altri decidono di chiedere al partner di soffocarli lo stesso ma solo ogni tanto, per ridurre le possibilità di rischi cumulativi”.

Va da sé che acconsentire a una pratica sessuale rischiosa come il soffocamento ha senso solo se tutti gli interessati sono pienamente informati dei rischi. Chi vuole essere soffocato – chi come te, PINME, chiede di essere soffocato durante il sesso – ha il dovere di informare in modo esaustivo il partner dei rischi che correrà.

“Non è giusto mettere una persona in condizione di fare ciò che può accidentalmente ferirti o ucciderti - potenzialmente esponendola sul piano penale o legale - senza che comprenda appieno i rischi cui va incontro”, osserva Herbenick. “Detto tutto ciò, le persone adulte possono acconsentire e decidere di esporsi a rischi di ogni tipo: frustate, sesso senza preservativo, sesso con sconosciuti, rapporti vaginali non protetti dopo essersi scordate la pillola per una settimana, lanci col paracadute, arrampicate su roccia e vari tipi di sport acquatici. Quando ci piace un’attività rischiosa - che abbia o meno a che fare con il sesso - dobbiamo informarci sui potenziali rischi, valutare con attenzione le possibili strategie di contenimento del danno e procedere con cautela”.

E quando si parla di soffocamento erotico che forma possono assumere queste strategie di contenimento e/o di emergenza?

“Se la pressione esercitata è lieve, assicurarsi che l’altra persona riesca a respirare e parlare liberamente, che abbia non solo una parola ma anche un GESTO di sicurezza – qualora non riuscisse più a parlare – e che il suo partner capisca chiaramente che desidera una pressione lieve. Molto lieve”, risponde Herbenick. “Inoltre, se PINME comincia a notare alterazioni visive, vertigini, sensazioni di stordimento o euforia, è probabile che siano dovuti a una riduzione dei livelli di ossigeno, con potenziali effetti neurologici”.

E quello è decisamente un momento per usare la parola o il gesto di sicurezza, PINME, finché ancora ci riesci.

Potete seguire la dottoressa Debby Herbenick su Twitter e trovare maggiori informazioni sui suoi studi – sul soffocamento, ma anche sul piacere sessuale, la comunicazione, l’uso dei vibratori e altro – sul suo sito internet.

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Sono un ventitreenne gay e la mia migliore amica è una ragazza etero mia coetanea. A lei piace dire che delle nostre vite sentimentali ci raccontiamo tutto, ma avendo io fatto coming out a 20 anni e subito prima dell’inizio della pandemia, non ho mai avuto granché da raccontare. Un mese fa ho cominciato a vedermi con un uomo a cui piacciono i rapporti di dominio/sottomissione e lo scambio di potere, cose che letteralmente mi ossessionano fin da quando ho superato la pubertà. Ho raccontato tutto alla mia migliore amica, che mi è sembrata incoraggiante e ha fatto domande. Il giorno dopo comincia a dire che il mio fidanzato è pericoloso, autoritario e violento, e che devo lasciarlo. A me piace ricevere ordini ed essere sculacciato, per cui è tutto consensuale e nemmeno così stremo, ma lei sostiene che solo uno stronzo sadico può godere a trattare così la persona che ama. Ho anche fatto l’errore rivelatosi enorme di dirle che, quando lui me lo ordina, indosso un butt plug, a volte anche quando sono in palestra o al lavoro, e lei sostiene che così facendo coinvolgiamo gli altri nelle nostre fantasie erotiche senza il loro consenso. Stasera ci siamo visti con altri amici, e davanti a tutti mi ha chiesto se in quel momento avevo “qualcosa nel sedere”. Non ho risposto, lei l’ha preso per un sì e ha gridato: “ODDIO CE L’HAI!”. Mi sembra ipocrita perché ha frequentato gente per tutta la pandemia e ama farsi soffocare, due cose che trovo ben più pericolose di quel che faccio io. Mi sento come se dovessi scegliere tra un uomo adorabile che conosco da un mese e la mia migliore amica da quattro anni! In questo momento è qui che mi intasa il telefono pretendendo delle scuse per l’imbarazzo in cui l’ho messa stasera! Mi aiuti?!

Pretty Upset Now: Is She Homophobic?

Ai non bei vecchi tempi, tanti gay più anziani di te avevano migliori amiche come la tua. Ragazze che dicevano di volere tantissimo bene ai loro migliori amici gay, e di non avere nessunissimo problema con l’omosessualità, e che di colpo di problemi con l’omosessualità ne avevano, appena il miglior amico gay cominciava a fare sesso. Oggi succede meno spesso di decenni fa, PUNISH, perché ormai i ragazzi gay diventano sessualmente attivi più o meno contemporaneamente ai coetanei eterosessuali. Ma di storie come la tua ne sento ancora: la migliore amica etero che vuole raccontarti le sue avventure ma non vuole che tu abbia le tue; il miglior amico etero convinto che avere un migliore amico gay lo renda più interessante ma si sente minacciato quando il miglior amico gay comincia ad avere esperienze interessanti che lui non può avere o non lo coinvolgono.

Ad ogni modo, PUNISH, mi spiace che la tua migliore amica si sia rivelata il genere di ragazza che considera il migliore amico gay come una spalla e un uditorio, anziché come un individuo dotato di gusti, esigenze e desideri propri. Devi sbatterle la verità in faccia senza arretrare: sta sbagliando lei. È lei a doverti delle scuse, non viceversa; se non se ne rende conto, dovrai interrompere l’amicizia. Se dovesse succedere, PUNISH, non pensare di aver preferito un nuovo fidanzato alla tua migliore amica. Avrai preferito un nuovo rapporto sentimentale nonché la futura amicizia con persone che ti considerano un individuo a tutto tondo - una persona completa a cui piacciono i plug anali e le sculacciate - all’attuale amicizia con una persona prepotente che ti considera un suo grazioso accessorio, PUNISH, e poco di più.

P.S. Se vuole un migliore amico da castrare, dille di prendersi un cane.
P.P.S. A meno che tu non chieda a colleghi o compagni di palestra di infilarti il plug, PUNISH, o che non ti cali i pantaloni per sfoggiarlo, nelle tue fantasie erotiche non coinvolgi proprio nessuno.
P.P.P.S. Questa si mette a strillare cose dette in confidenza - che a volte indossi un plug - davanti ai vostri amici! È lei a coinvolgere gli altri nelle tue fantasie erotiche senza il loro consenso! E senza il tuo! E vuole farti credere che lo stronzo da cui scappare sia il tuo fidanzato?!

Agli uomini gay e bisessuali: le autorità sanitarie ci esortano a evitare sex party, orge ed eventi dance di massa, nonché – per il momento – il sesso con partner sconosciuti. E questo non perché abbiamo in odio il sesso gay, ma perché tra gli uomini gay e bisessuali il vaiolo delle scimmie si sta diffondendo rapidamente. A provocare questa emergenza sanitaria è il contatto cutaneo prolungato a cui uomini gay e bisessuali si espongono durante il sesso e/o sulle piste da ballo, e la velocità di diffusione è massima tra quelli che hanno molteplici partner. Si tratta di una malattia estremamente sgradevole, che nessuno vuol veder diventare endemica nella comunità gay e bisessuale, nel senso che sarebbe meglio non rischiare di trovarsi lesioni dolorose sul culo, sull’uccello e in faccia ogni volta che facciamo sesso con una persona nuova per il resto dei nostri giorni. A rallentare per un po’ non si muore, tanto che in molti l’hanno già fatto, e fidatevi: una volta guarito chi si è già infettato e vaccinati tutti quanti, dei cazzi saranno ancora lì ad aspettarvi.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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