19 giugno 2015 18:18

Il 19 giugno il robot Philae, attualmente sulla cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, ha mandato nuovi dati. Il robot si era risvegliato il 13 giugno, comunicando per 85 secondi, dopo sette mesi di ibernazione. Il giorno dopo aveva stabilito un secondo contatto.

Il robot è atterrato sulla cometa a novembre e dopo aver completato la fase principale della missione scientifica e aver esaurito le batterie, si è spento. Nel corso di questi mesi la cometa si è avvicinata al Sole ed è quindi aumentata la temperatura. È anche migliorata l’illuminazione dei pannelli solari, che hanno restituito energia al robot.

Per migliorare le comunicazioni con Philae il 17 giugno è stata modificata l’orbita di Rosetta, la sonda che sta orbitando attorno alla cometa e che ritrasmette i segnali di Philae alla base terrestre.

Grazie agli ultimi dati inviati i ricercatori sperano di individuare l’esatto punto in cui si è fermato Philae. Il robot infatti, dopo essersi staccato da Rosetta, è sceso sulla cometa, ma invece di posarsi nel punto previsto è rimbalzato e si è fermato in una zona in ombra.

Intanto Rosetta continua a inviare immagini con risoluzione molto alta della cometa. Si è per esempio scoperto dalle foto che la cometa è un ambiente dinamico, caratterizzato da getti di gas e altro materiale.

Lo studio delle comete è cruciale per capire la formazione del Sistema solare, l’origine della Terra, dell’acqua e della stessa vita. Rosetta e Philae sono un programma dell’Agenzia spaziale europea.

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