29 agosto 2015 17:42

Pensare troppo potrebbe favorire il nevroticismo, cioè la tendenza di alcune persone ad avere pensieri negativi. Ma questa caratteristica potrebbe portare anche a una maggiore creatività.

Le persone con un forte livello di nevroticismo spesso si sentono infelici senza una ragione apparente, si sentono colpevoli o si preoccupano di quello che potrebbe succedere. In passato il nevroticismo è stato spiegato con una particolare sensibilità alle minacce.

In un articolo pubblicato sulla rivista Trends in Cognitive Sciences i ricercatori Adam Perkins, Danilo Arnone, Jonathan Smallwood e Dean Mobbs propongono una nuova ipotesi: il nevroticismo dipende dai pensieri autogenerati. Il cervello può generare pensieri senza alcun legame diretto con l’ambiente, un’attività che è alla base del sognare a occhi aperti, del fantasticare o del vagare con la mente. Secondo gli psicologi, una iperattività dei circuiti neurali che generano tali pensieri potrebbe portare al nevroticismo, spiegando sia la tendenza a vedere minacce ovunque sia la maggiore creatività.

Le aree del cervello coinvolte sarebbero la corteccia mediale prefrontale, che è associata alla percezione consapevole di una minaccia, e il nucleo basolaterale dell’amigdala, che è importante per la generazione delle emozioni, tra cui la paura.

Secondo la nuova ipotesi, la meditazione, che porta a un controllo dei pensieri autogenerati, potrebbe proteggere da alcune conseguenze negative, ma se svolta male potrebbe peggiorare la situazione.

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