Per la prima volta è stata individuata una molecola chirale nello spazio interstellare. Questa scoperta potrebbe aiutare i ricercatori a capire l’origine della vita sul nostro pianeta.
Le molecole chirali hanno una caratteristica molto particolare: dal punto di vista chimico sembrano tutte uguali, ma in realtà ne esistono di due tipi, le molecole “destre” e le “sinistre”. Per capire se una molecola è chirale, bisogna provare a sovrapporre la sua struttura chimica tridimensionale all’immagine speculare. Se non è possibile sovrapporla, la molecola è chirale. Un esempio di chiralità sono le mani: non è infatti possibile sovrapporre la mano destra alla sua immagine speculare, la mano sinistra. Non solo le mani, ma anche moltissime molecole che compongono gli organismi viventi sono chirali. Gli aminoacidi che formano le proteine, per esempio, sono chirali e, più precisamente, del tipo sinistro. I ricercatori si sono chiesti spesso da dove nasca questa asimmetria.
Una possibile risposta potrebbe venire da questo studio di Brett McGuire e colleghi, pubblicato sulla rivista Science. I ricercatori hanno individuato molecole di ossido di propilene vicino al centro della nostra galassia, nella nube di polvere e gas chiamata Sagittarius B2, una regione dove si formano le stelle. L’ossido di propilene è una molecola chirale, con una forma destra e una sinistra. Il team non ha però ancora chiarito quale forma sia più abbondante nello spazio interstellare o se siano presenti in parti uguali. Una lieve preferenza per un tipo di molecola nello spazio potrebbe aiutare a spiegare l’abbondanza di un particolare tipo sul nostro pianeta e quindi una caratteristica dei sistemi biologici.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it