L’Europa punta sempre di più sui ritorni volontari assistiti dei migranti. Ma tra ritardi e aspettative tradite, sono ancora tanti gli interrogativi. Leggi
di Patrick Farrelly e Kate O’Callaghan
Stati Uniti/Regno Unito/Gambia 2017, 81’
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In inglese e mandinko con sottotitoli in italiano
Ingresso 3 euro
Anteprima italiana
Anche sabato 30 settembre, ore 12.15
Il piccolo stato anglofono circondato dal Senegal (a eccezione della sua costa atlantica) organizza le sue prime elezioni politiche dopo che il dittatore Yahya Jammeh è andato in esilio. Dopo una tirannia durata 22 anni, il paese e il nuovo presidente Adama Barrow possono guardare al futuro. Leggi
Il mese scorso il presidente Yahya Jammeh, dittatore del Gambia da più di vent’anni, è stato sconfitto in un’elezione che si è rivelata un po’ più libera di quanto previsto. Prima ha ammesso la sconfitta, telefonando addirittura al vincitore, l’immobiliarista Adama Barrow, per fargli le congratulazioni. Poi però ha cambiato idea e ha deciso di restare al potere. Leggi
Il 21 gennaio l’ex presidente Yahya Jammeh ha ceduto alle pressioni della Comunità degli stati dell’Africa occidentale (Cédéao) e dell’Unione africana, prendendo un aereo per trasferirsi con la famiglia in Guinea Equatoriale. Leggi
La tensione in Gambia è aumentata il 19 gennaio, quando le truppe senegalesi e di altri quattro paesi dell’Africa occidentale sono intervenute per allontanare il presidente Yahya Jammeh, che governa il paese con il pugno di ferro da 22 anni e rifiuta di cedere il potere al nuovo presidente Adama Barrow, vincitore delle elezioni del 1 dicembre. Leggi
Il 19 gennaio il presidente Yahya Jammeh avrebbe dovuto lasciare il suo incarico, dopo aver perso le elezioni dello scorso dicembre. Il leader ha respinto i risultati elettorali e il suo mandato è stato esteso dal parlamento. Alcuni paesi dell’Africa occidentale stanno organizzando una coalizione militare per costringerlo a farsi da parte. Il video della Thomson Reuters Foundation. Leggi
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