Marine Le Pen con il presidente russo Vladimir Putin a Mosca (Mikhail Klimentyev, Sputnik)

Il partito francese di estrema destra Rassemblement national (Rn) ha annunciato di aver rimborsato un prestito concesso in origine da una banca ceco-russa e che, secondo gli avversari politici, dimostrava i suoi legami con il Cremlino.

La parte restante del prestito – 6,1 milioni di euro degli originari 9,4 milioni – è stata rimborsata “in anticipo” all’azienda russa Aviazapchast, che aveva acquisito il debito, ha dichiarato il partito in un comunicato.

I vertici del partito sperano che il rimborso del debito metta fine alle critiche, come quelle formulate dal presidente Emmanuel Macron l’anno scorso. Durante un dibattito elettorale Macron aveva accusato la candidata Marine Le Pen di “dipendere dal governo russo” e dal presidente Vladimir Putin: “Quando parla con la Russia, Le Pen parla con il suo banchiere”.

“Il prestito era usato contro di me dai miei avversari, e non voglio offrirgli appigli per attaccarmi”, ha dichiarato il leader dell’Rn Jordan Bardella al quotidiano Le Monde.

Candidata naturale per il 2027

La conquista di decine di seggi nelle elezioni legislative seguite alla rielezione di Macron ha permesso all’Rn di accedere a milioni di euro di finanziamenti pubblici. Il partito ha così potuto rimborsare il debito russo prima della scadenza del 2028.

Il giorno prima dell’annuncio del rimborso Le Pen aveva dichiarato di essere la “candidata naturale” del partito in vista delle presidenziali del 2027, quando Macron non potrà ricandidarsi.

Il prestito, originariamente concesso dalla First Czech-Russian Bank (Fcbr), ha tenuto in piedi il partito a partire dal 2014. Secondo la formazione non era però possibile ottenere finanziamenti in patria.

In seguito al fallimento dalla banca il debito è stato prima acquisito da un’azienda russa per il noleggio di automobili e poi dalla Aviazapchast, un’azienda di componenti per aerei di proprietà di ex soldati russi.

“Se avessi dovuto dare qualcosa in cambio del finanziamento, non avrei firmato”, ha dichiarato Le Pen ai deputati.

Ma secondo la relazione finale di una commissione parlamentare d’inchiesta, l’Rn ha fatto costantemente gli interessi della Russia nella politica francese, a partire dall’annessione della Crimea nel 2014.

Il partito si è anche opposto agli aiuti all’Ucraina dopo l’invasione russa del febbraio 2022 e si è schierato contro l’adesione della Finlandia e della Svezia alla Nato.

“Finora Marine Le Pen è rimasta allineata alle posizioni del Cremlino”, ha commentato l’emittente pubblica FranceInfo in un editoriale. “Se continuerà a farlo in futuro almeno sapremo che si tratta di una scelta politica”.