Il 2 ottobre si apre a New York un processo civile contro l’ex presidente statunitense Donald Trump e due dei suoi figli. Il processo, che si aggiunge a quattro procedimenti penali, minaccia l’impero del candidato repubblicano mentra cerca di riconquistare la Casa Bianca.
Il giudice Arthur Engoron ha già stabilito che Trump e i suoi figli Eric e Donald Jr. hanno commesso una frode gonfiando per anni il valore del patrimonio immobiliare e finanziario della Trump Organization.
Nella tarda serata del 1 ottobre Trump, 77 anni, ha dichiarato che sarà presente all’apertura del processo.
“Domani andrò in tribunale a combattere per il mio nome e la mia reputazione”, ha scritto sulla sua piattaforma Truth Social.
“Questa storia è una farsa!!!”, ha aggiunto.
Oltre al processo civile, nei prossimi mesi Trump dovrà affrontare alcuni importanti procedimenti penali.
Il 4 marzo dovrà comparire davanti a un giudice federale di Washington con l’accusa di aver cercato di rovesciare l’esito delle elezioni presidenziali del 2020, vinte da Joe Biden.
Poi Trump tornerà in un tribunale statale di New York, questa volta per difendersi dall’accusa di aver pagato una persona per il suo silenzio, e sarà successivamente in un tribunale federale della Florida, dov’è accusato di aver trasferito nella sua residenza privata documenti riservati della Casa Bianca dopo aver lasciato l’incarico.
Infine, Trump dovrà rispondere ad alcune accuse in Georgia, dove la procura sostiene che abbia fatto pressioni per modificare a suo favore i risultati delle presidenziali del 2020.
Anni di bugie
Tornando alla causa civile di New York, Engoron ha stabilito che Trump, i suoi due figli maggiori e altri dirigenti della Trump Organization hanno mentito per anni ai funzionari delle tasse, ai finanziatori e agli assicuratori, gonfiando il valore del patrimonio da 812 milioni di dollari a 2,2 miliardi di dollari tra il 2014 e il 2021.
Di conseguenza, il giudice ha revocato le licenze commerciali che permettevano alla Trump Organization di gestire alcune proprietà a New York.
L’effettiva applicazione di queste misure “sarebbe un duro colpo per la capacità di Trump di fare affari nello stato di New York”, ha dichiarato all’Afp Will Thomas, professore di diritto commerciale all’università del Michigan.
Trump, che negli anni ottanta ha costruito la sua fortuna come magnate del settore immobiliare, rischierebbe di perdere il controllo di molte proprietà di punta della sua azienda, tra cui la Trump tower a Manhattan.
Secondo la procuratrice generale di New York Letitia James, democratica, l’appartamento personale di Trump all’interno del grattacielo figura tra i beni sopravvalutati in modo fraudolento. Sarebbe stato descritto come tre volte più grande rispetto alla realtà.
James afferma che anche un altro edificio di Manhattan, a Wall street, è stato sopravvalutato di duecento o trecento milioni di dollari.
La lussuosa residenza di Mar-a-Lago, in Florida, dove Trump ha trasferito i documenti riservati, e vari golf club compaiono nella denuncia di James.
James chiede una multa da 250 milioni di dollari e il divieto per Trump e i suoi figli di gestire l’impero di famiglia.
Decine di testimoni
Trump ha più volte respinto le accuse, definendo James, che è afroamericana, una “razzista” ed Engoron uno “squilibrato”.
Sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha affermato di non aver commesso illeciti.
Decine di persone saranno chiamate a testimoniare al processo, tra cui Allen Weisselberg, l’ex direttore finanziario della Trump Organization, che è già stato in prigione dopo che si era dichiarato colpevole di frode fiscale in un’altra causa intentata contro l’azienda.
Probabilmente anche i figli di Trump Eric, Don Jr. e Ivanka, che pur essendo coinvolta nell’inchiesta non è stata incriminata, saranno chiamati a testimoniare.
Ci sarà anche l’ex avvocato di Trump, Michael Cohen, che oggi è critico nei confronti dell’ex presidente.