Il presidente statunitense Joe Biden è stato ascoltato nell’ambito di un’indagine sui documenti riservati trovati nella sua casa nel Delaware e in un suo ex ufficio privato a Washington, ha dichiarato il 9 ottobre la Casa Bianca.
Il clamore suscitato dai documenti segreti, che risalgono al periodo in cui Biden era vicepresidente, ha spinto il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland a nominare, nel gennaio scorso, un procuratore indipendente per condurre un’indagine.
“Il presidente è stato ascoltato nell’ambito dell’indagine condotta da Robert Hur”, ha affermato la Casa Bianca in un comunicato, aggiungendo che i “colloqui volontari” si sono svolti alla Casa Bianca tra l’8 e il 9 ottobre.
“Il presidente e la Casa Bianca stanno collaborando all’indagine”, si legge nel comunicato.
La Casa Bianca ha dichiarato di voler essere “il più trasparente possibile”, compatibilmente “con la tutela dell’integrità dell’indagine”, prima di rinviare ulteriori domande al dipartimento della giustizia.
L’indagine riguarda alcuni documenti trovati nella casa di Biden nel Delaware e in un suo ex ufficio privato a Washington, risalenti all’epoca in cui era il vicepresidente di Barack Obama (2009-2017).
I documenti sono stati individuati nel novembre 2022 nell’ufficio di un think tank di Washington con il quale il presidente aveva collaborato.
Altri documenti sono stati trovati tra dicembre e gennaio nel garage e nella biblioteca della sua casa a Wilmington, nel Delaware.
L’ex presidente Donald Trump, candidato alle primarie repubblicane in vista delle presidenziali del 2024, dovrà affrontare un processo per aver trasferito documenti riservati della Casa Bianca nella sua residenza privata di Mar-A-Lago, in Florida, dopo aver lasciato l’incarico.
Alcuni esponenti del Partito repubblicano hanno fatto un parallelo tra i due casi che riguardano Trump e Biden.