Le truppe israeliane sono ammassate al confine con Gaza, in attesa dell’ordine di entrare in azione. (Jack Guez, Afp)

Almeno 200 persone sono state uccise martedì in un attacco contro un ospedale a Gaza. Le autorità di Hamas attribuiscono la responsabilità all’esercito israeliano. Israele dice invece che l’ospedale è stato colpito dalla Jihad islamica, che a sua volta respinge le accuse.

Il bombardamento avviene alla vigilia di una visita in Israele del presidente degli Stati Uniti Joe Biden e nell’undicesimo giorno della guerra scatenata dal sanguinoso attacco del movimento islamista palestinese in territorio israeliano.

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha definito l’attacco un “massacro” e ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

“Tra le 200 e le 300” persone sono morte “in un bombardamento che ha colpito l’ospedale Al Ahli Arabi”, nel centro della città, e “centinaia di vittime sono ancora sotto le macerie”, afferma un comunicato del ministero della sanità del territorio palestinese controllato da Hamas.

Inizialmente il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari aveva detto di “non avere ancora tutti i dettagli”. E aveva aggiunto: “Faremo delle ricerche. L’attacco è avvenuto poco fa (…) è difficile valutare immediatamente la situazione”.

Successivamente Israele ha attribuito il bombardamento all’organizzazione palestinese Jihad islamica: “Secondo le informazioni di intelligence, basate su diverse fonti, la Jihad islamica è responsabile del fallito attacco missilistico che ha colpito l’ospedale”.

Le immagini che circolano sui social network mostrano un missile che cade su un edificio, provocando un’esplosione e poi una nuvola di fumo.

Lunedì l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva già contato “111 strutture mediche” prese di mira, “12 personale medico ucciso e 60 ambulanze prese di mira”.

Gli attacchi israeliani di rappresaglia contro la Striscia di Gaza hanno ucciso finora circa 3.000 persone, la maggior parte delle quali civili palestinesi, secondo le autorità locali.

In Israele sono state uccise più di 1.400 persone, la maggior parte delle quali civili, nel giorno dell’attacco, il 7 ottobre, il più letale dalla creazione dello stato di Israele.