L’artista Aleksandra Skočilenko nel gennaio 2023. (Olga Maltseva, Afp)

L’8 novembre la procura russa ha chiesto otto anni di prigione per l’artista Aleksandra Skočilenko, arrestata nell’aprile 2022 per aver sostituito i cartellini dei prezzi di un supermercato con testi che criticavano l’invasione dell’Ucraina.

Secondo i mezzi d’informazione indipendenti Novaja Gazeta Europe e Mediazona, presenti all’udienza in tribunale a San Pietroburgo, il pubblico ministero ha chiesto otto anni di prigione per “diffusione di false informazioni sull’esercito”.

Con ogni probabilità, quindi, Skočilenko, 33 anni, artista e musicista di San Pietroburgo, resterà in prigione nonostante il deterioramento delle sue condizioni di salute, hanno affermato i suoi sostenitori. Il processo è cominciato nel dicembre 2022.

“Una condanna sarebbe una catastrofe per Saša”, ha dichiarato la madre Nadežda Skočilenko, usando il diminutivo del nome della figlia, in una recente intervista all’Afp.

Secondo la madre, Skočilenko soffre di una malattia intestinale cronica e di un problema cardiaco congenito.

“Guerra insensata”

La repressione delle voci critiche è in corso in Russia da anni, ma ha assunto una nuova dimensione dopo l’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022.

Quasi tutti gli oppositori di primo piano sono stati arrestati o costretti a lasciare il paese, mentre migliaia di semplici cittadini sono stati perseguiti per aver espresso il loro dissenso.

Skočilenko aveva sostituito i cartellini dei prezzi di un supermercato con frasi che contestavano la guerra in Ucraina, e in particolare l’assedio dell’esercito russo a Mariupol, che ha causato la morte di più di ventimila persone.

Uno dei messaggi recitava: “Putin ci ha mentito per vent’anni. La conseguenza di queste bugie è che siamo pronti a giustificare una guerra insensata”.