La corte costituzionale tedesca ha stabilito il 15 novembre che il governo guidato da Olaf Scholz ha violato le rigide regole di bilancio presenti nella costituzione. La sentenza mette a rischio i piani dell’esecutivo per combattere i cambiamenti climatici.
Secondo la corte, il trasferimento di sessanta miliardi di euro inizialmente destinati alla lotta contro il covid-19 a un fondo “per il clima e la transizione energetica” è “incompatibile con la costituzione”.
La sentenza, che cancella automaticamente queste risorse finanziarie, complicherà i piani del governo per conciliare il rispetto della disciplina di bilancio con gli investimenti verdi, essenziali per la transizione energetica.
Il ricorso per violazione della regola costituzionale nota come “freno al debito” era stato presentato dalla principale formazione d’opposizione, l’Unione cristianodemocratica (Cdu, conservatrice).
La regola, inserita nella costituzione nel 2009, limita i nuovi prestiti pubblici, e quindi il deficit, allo 0,35 per cento del pil ogni anno.
Sospesa tra il 2020 e il 2022 a causa della pandemia di covid-19, la regola è stata riattivata quest’anno.
Sostituzione delle caldaie a gas
La Germania ha un gran bisogno d’investimenti, soprattutto per raggiungere i suoi obiettivi climatici. I partiti della coalizione di governo si sono impegnati ad arrivare all’80 per cento di elettricità prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030.
Alla fine del 2021 il governo si era reso conto che sessanta miliardi di euro di debito reso possibile dalla sospensione della regola non erano stati usati, e aveva deciso di trasferirli al fondo per il clima e la transizione energetica.
Ma secondo i giudici, si è trattato di una manovra incostituzionale. La sospensione del freno al debito è ammessa solo in “situazioni d’emergenza”, in questo caso la pandemia di covid-19.
I giudici hanno inoltre contestato la data di utilizzo dei sessanta miliardi di euro: previsti per il 2021, sono stati trasferiti al fondo per il clima e la transizione energetica all’inizio del 2022.
Il fondo, attualmente valutato 212 miliardi di euro, punta ad accelerare la transizione verso un’economia a zero emissioni, finanziando misure come la sostituzione delle caldaie a gas con pompe di calore.
La sentenza della corte costituzionale ha riacceso il dibattito nel paese sull’opportunità di allentare, o addirittura abolire, la regola costituzionale del freno al debito, considerata da molti rigida e obsoleta.